Poco più di una neonata, questa bambina non voleva che la sua mamma adottiva la toccasse
I protagonisti di questa storia sono Tina e suo marito Harry, una coppia che non poteva avere figli. Dopo molte discussioni e meditazioni a riguardo, presero la decisione di adottare una bambina. Il processo di adozione durò molto tempo, ma un giorno ricevettero la bella notizia: presto Tina e Harry sarebbero stati i genitori di una bellissima bambina.
La piccola che stavano per adottare si chiamava Julia e arrivò all’orfanotrofio quando era solo una neonata. I neo-genitori adottivi la ricevettero a braccia aperte, quando lei aveva appena 8 mesi. All’inizio, tutto procedeva come previsto, avevano realizzato il loro sogno ed erano molto felici, ma con il passare del tempo le cose cominciarono a diventare complicate. Tina si accorse che c’era qualcosa che non andava nella piccola Julia.
A volte per raggiungere la felicità, bisogna passare alcune prove difficili, che spesso possono essere davvero complicate. Questo è quello che è successo a questo giovani genitori, avevano entrambi 40 anni al momento dell’adozione.
Avendola adottata quando aveva solo 8 mesi, pensavano che non sarebbe stato difficile per lei affezionarsi a loro, pensavano che la bambina li avrebbe amati molto presto, ma non è stato così. Di fatto, Julia non mostrava alcun tipo di sentimento verso i suoi genitori. Non guardava mai Tina negli occhi e sembrava non sentire nessun tipo di affetto quando la madre la abbracciava. La piccola Julia sembrava sempre triste, apatica e distante, e sembrava che niente di ciò che accadeva intorno a lei fosse importante.
Dovuto a questo comportamento, Tina entrò in depressione e metteva continuamente in discussione il suo ruolo di madre, considerandosi non all’altezza. Durante i primi anni di asilo, Julia peggiorò ancora, i maestri dissero che era una bambina molto problematica. Era molto strano, già che la piccola aveva praticamente tutto e non gli mancava l’amore dei genitori. Questa situazione peggiorò la depressione di Tina, già che quando andava a prendere Julia all’asilo, la trovava sempre nascosta, sola e lontana dai suoi compagni.
Tina non sapeva più che fare e aveva il cuore completamente a pezzi. Si rivolsero ad uno psicologo e ad una pediatra, per cercare di capire cosa stesse succedendo alla loro bambina. E’ stato allora che Tina sentì parlare per la prima volta di “Disordine Reattivo di vincolo” e Julia ne presentava tutti i sintomi.
Generalmente questo tipo di comportamento, colpisce quei bambini che sono stati separati dalla madre a pochi giorni di vita, e Julia era uno di quei casi. La condizione di Julia era abbastanza grave e se non avessero trovato una soluzione, la piccola avrebbe avuto anche da grande, l’impossibilità psicologica di provare sentimenti per qualcuno o di instaurare rapporti. Julia era in una specie di stato di shock, un trauma che la stava perseguitando fin da neonata.
Nonostante tutto, i genitori di Julia non si sono mai arresi, erano disposti a tutto per far si che la loro bambina, un po’ alla volta, imparasse ad amarli. Giorno dopo giorno, hanno lavorato con lei per cercare di recuperare le sue emozioni e guadagnarsi la sua fiducia. Con il tempo i loro desideri si sono avverati e riuscirono a sbloccare la piccola Julia. Finalmente avevano l’onore di sentirsi amati da lei.
Attualmente Julia è cresciuta. Ha molte passioni e ama tante cose e tante persone. Dopo tutti gli alti e bassi, Tina e Harry finalmente sono felici e orgogliosi della loro figlia.