ragazzina di 13 anni muore a causa del bullismo, la madre scrive ai suoi aguzzini
Cassidy aveva solo 13 anni quando a scuola è stata vittima di bullismo. All’inizio i bulli hanno cominciato solo con insulti sui social, ma ben presto gli abusi sono diventati anche fisici. Un giorno, la ragazza venne invitata a casa di “amici”e subì un violento stupro di gruppo.
Da allora la povera ragazza non si è più ripresa.
Nonostante sua madre le fece cambiare scuola, la ragazzina non riusci più a superare lo schock subito, e un giorno decise di farla finita. Cassidy si suicidò il 13 Dicembre di quell’anno. Linda, sua madre, riuscì a parlare di sua figlia solo dopo molto tempo e decise di farlo su un noto social neetwork. Questa che vi proponiamo è la sua lettera.
“Il BULLISMO HA UCCISO MIA FIGLIA,
non parlo di lei da tanto tempo…
Al Wellington Secondary College ci sono alcuni ragazzi crudeli (ragazzi e ragazze tra i 13 e i 15 anni). Il 15 febbraio 2014 hanno commesso un crimine terribile nei confronti della mia adorata e unica figlia Cassidy Trevan.
Cassidy aveva solo 13 anni. Ha cercato di sopravvivere per quasi due anni, ma non è mai riuscita a superarlo. Anche se ha cambiato scuola, non voleva andarci. Non riusciva piú a frequentare i suoi coetanei e non solo. Una normalissima giornata di shopping spesso le provocava lacrime e attacchi di panico.”
“Per 22 mesi, ho visto mia figlia combattere contro questi demoni. Temeva che sarebbero riusciti a trovarla di nuovo. È stata sempre vittima di bullismo. Alcuni hanno provato a contattarla sui social o a chiamarla. Anche dopo quello che hanno fatto. Ha sofferto della sindrome post traumatica da stress per i crimini che voi avete commesso. Aveva gli incubi, soffriva di insonnia, di ansia. Aveva gli attacchi di panico e una forte depressione a causa di ciò che voi le avete fatto.
Mi sono sentita impotente. Un giorno la mia amatissima figlia ha deciso di non alzarsi piú dal letto. Non riusciva a sopportare il dolore e quindi il 12 dicembre si è suicidata.”
“Io non vi conosco. Ma voi sapete chi siete, e la polizia lo sa. Spero che portiate questo peso sulla coscienza per il resto delle vostre vite. E un giorno, se sarete fortunati da avere dei figli vostri, vi ricorderete della mia amata figlia. E capirete che cosa significa perchè non vorreste mai che qualcuno facesse la stessa cosa ai vostri figli.
Cassidy è tutto il mio mondo. Lo è stata e sempre lo sarà. Ma ora non ho piú niente, e cerco ancora di trovare una ragione per alzarmi la mattina. Non siete solo la causa della morte di mia figlia, che ho amato con tutto il cuore per 16 anni, ma avete anche rovinato il mio futuro con lei.
Non la vedrò mai sposarsi. Non avrò mai dei nipoti. Avete distrutto così tante vite con le vostre azioni egoiste e piene di odio.”
“Non è stato un gioco. Per voi è stata solo una notte di divertimento. Le avete tolto ogni speranza. L’avete privata della fiducia, della dignità e dei diritti. L’avete privata della possibilità di una vita normale… e alla fine della sua vita.
Non sono una persona crudele, arrabbiata o vendicativa, ma ciò che i vostri figli hanno fatto a mia figlia… spero che vi perseguiterà per sempre e che non ve lo perdonerete mai. Non dovete mai dimenticare il nome di Cassidy Trevan. Avrete le mani sporche di sangue per il resto della vita.
Il bullismo ha ucciso mia figlia. Il bullismo dovrebbe essere preso seriamente. Per favore condividete la mia lettera.
Linda Trevan”