Salviamo Elisa
Ci siamo imbattuti per puro caso nella sua storia e abbiamo deciso di raccontarvela per cercare di dare una mano a questa meravigliosa bambina. Ma, prima di cominciare, vogliamo chiedervi se avete dei figli. Se la risposta è Sì allora provate ad immaginare che uno dei vostri figli avesse bisogno di sangue per una trasfusione… Siamo sicuri che chiedereste una mano ai vostri amici. E questo è esattamente quello che stanno facendo i genitori di Elisa.
E noi abbiamo deciso di parlarvene di lei e chiedervi di aiutarla. Perché Elisa ha il diritto di crescere sana e felice e noi possiamo e dobbiamo aiutarla. Ma prima vi vogliamo dire chi è Elisa: Elisa è una bimba di 3 anni che, circa un anno fa, si è ammalata di leucemia infantile. Può salvarsi solo se i suoi genitori riescono a trovare un donatore di midollo osseo compatibile con il suo ma questa è un’impresa titanica.
Quindi i suoi genitori hanno lanciato un appello a tutti i potenziali donatori, chiedendo il loro aiuto. Sula pagina Facebook creata appositamente per Elisa ci sono tutte le informazioni necessarie. Molti VIP si sono uniti e hanno cercato di diffondere la richiesta d’aiuto di un papà e di una mamma che vogliono vedere la loro bellissima bambina sana e felice.
Che dite? Ci date una mano a diffondere l’appello? Per aiutare questa meravigliosa bambina dovete avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e 364 giorni, un peso minimo di 50 kg, dovete essere in buona salute e non avere nessuna malattia trasmissibile. Se avete tutti questi requisiti dovete recarvi nel centro trasfusionale più vicino a voi e fare la tipizzazione…
Vi diciamo solo che tra le 30 milioni di persone registrate nel catalogo dei donatori a livello mondiale nessuno è compatibile con Elisa. Quindi le ricerche vanno avanti. Non dovete avere paura… fare la tipizzazione non fa male perché si tratta di un semplice prelievo di sangue. Una volta fatto il prelievo, verrete inseriti nel catalogo dei potenziali donatori.
Dovete sapere che donare midollo osseo è un gesto di grande altruismo e non comporta alcun intervento alla colonna vertebrale. In genere il midollo del donatore viene prelevato dalle ossa del bacino… le cellule staminali emopoietiche contenute in questo midollo prelevato andranno a sostituire quelle morte del paziente ricevente.
Il prelievo potrà essere fatto i 2 modi e sarà a discrezione del donatore: da cresta iliaca (con un prelievo dalle ossa del bacino usando un ago da biopsia) o per staminoaferesi (per 3-4 giorni si assume un farmaco mobilizzante e poi si fa un prelievo di sangue dal braccio del donatore).
Nessuno dei due metodi comporta problematiche o rischi che non possano essere risolti anche se possono causare un po’ di fastidi. Quindi, che aspettate?