Animalier: il grande ritorno dalle passerelle al design
Viene, va, torna: è l'animalier, una tendenza che non conosce stagioni
Articolo scritto da Angelica del blog Angie&Claus
Dalla giungla con amore alle passerelle di tutto il mondo, selvaggio ed intrigante, l’animalier è la nuova tendenza di stagione. Torna così protagonista della moda con tutta l’ironia e il divertimento di ciò che è maculato, capi grintosi a stampe leopardate, zebrate, pitonate, tartarugate e tigrate, che rendono senza dubbio aggressive e personalizzate le nuove collezioni di questo autunno-inverno 2014/2015.
Utilizzato dagli uomini primitivi come simbolo spirituale, per riscaldarsi e proteggersi dal freddo, nell’epoca greco/romana (soprannominato zootie) fu associato molto spesso alla lussuria, gli aristocratici usavano tappeti di pelle di animale o animali imbalsamati come simbolo del loro status e della loro nobiltà. Nel ‘400 Maria Maddalena era solita indossare pellicce maculate mentre nell’epoca rinascimentale fu addirittura considerato un tessuto satanico ed esoterico, poiché alcuni studi sugli egizi dimostrarono che il leopardo rappresentava un vincolo con l’aldilà. Ma la vera svolta l’ebbe nel 1700 quando iniziarono le prime stampe su stoffe e sete per ornare le corti europee.
Questo provocatorio e lussurioso tessuto dal 1947 fa parte del mondo della moda, affascinando da sempre molti design, in primis Christian Dior. Fu proprio lo stilista a lanciarlo sulle passerelle e da quel momento fu apprezzato da molte star e in seguito da altre maison di moda, considerandolo addirittura come il “nuovo nero”. Icone come Marilyn Monroe e Audrey Hepburn furono le prime ad indossare capi animalier nei loro film, a seguire lo indossarono star della musica come Blondie quando negli anni 70/80 fu rivisitato in chiave glam/rock, con t-shirt strappate. In quel periodo Roberto Cavalli scoprì l’animalier che sarebbe diventato poi la sua identità stilistica, riproposto in ogni sua collezione.
Roberto Cavalli ci presenta nella sua nuova collezione un abito a stampa simile a quella di una giraffa nelle tonalità black and white. Bellissima la scollatura per valorizzare al meglio il décolleté femminile. Capiente e aggressiva la borsa leopardata della linea Just Cavalli.
Tra i brand contemporanei che hanno rivisitato l’animalier fino ad oggi troviamo anche Blumarine, Blugirl, Dolce&Gabbana, Krizia, Prada, Just Cavalli, Gucci, Christopher Kane, Comme Des Garçons e Adidas che di animalier ha fatto un tessuto utilizzabile anche nella versione sportiva con look daytime grazie alle ironiche sneakers leopard print con tanto di codina sul tallone by Jeremy Scott. Ma non finisce qui, l’animal print conquista anche il design, dal salone di casa, a uffici, a strumenti di uso quotidiano, fino a cover per pc, iPhone e iPad Gli ambienti si trasformano in una giungla con un allestimento di mobili e complementi maculati, zebrati, che riprendono le forme degli animali, creando un’atmosfera esotica grazie anche al design di molti stilisti che riportano le stampe tipiche delle loro collezioni negli oggetti di arredo.