Baby Vintage: è questa la nuova frontiera dell'abbigliamento per bambini?

L'abbigliamento di seconda mano, tanto di voga tra gli adulti, potrebbe diventare un trend affermato e una soluzione low cost in tempo di crisi anche per i bambini

Articolo scritto da Melania del blog Mel’s Choice

La moda dell’abbigliamento di seconda mano è molto diffusa tra gli adulti soprattutto per due caratteristiche fondamentali: da un lato, permette di aggiungere al proprio guardaroba capi di buona qualità (e spesso firmati) assolutamente unici ed introvabili, il che rende altrettanto unici gli outfit di cui faranno parte; d’altro canto acquistare nei mercatini vintage talvolta è davvero conveniente e si riesce a risparmiare qualcosina, sempre che il pensiero di indossare abiti o accessori usati non vi faccia accapponare la pelle (ma, credetemi, con le dovute misure igieniche e i numerosi complimenti che vi arriveranno, sarà difficile pentirvi dell’acquisto!)

Può, una tale tendenza, essere applicata anche al mondo dei più piccoli?

Baby Vintage - Foto lovebabyas.com
Baby Vintage – Foto lovebabyas.com

Tra babysitter, pappa e pannolini, fare un figlio in tempo di crisi non è esattamente cosa facile. Soprattutto per le tasche: gli ultimi dati pubblicati dalla Federconsumatori dimostrano quanto il potere d’acquisto delle famiglie sia calato e ciò si riflette anche nel momento fatidico della preparazione per l’arrivo di un bambino oppure quando ai cambiamenti climatici deve necessariamente far seguito un rinnovo del guardaroba. Non solo la quantità ma anche la qualità degli acquisti si abbassa.

A tal proposito, il vintage potrebbe essere una soluzione.

Perché, infatti, rinunciare all’acquisto di accessori o abiti alla moda e di qualità solo perché di seconda mano?
La tendenza del “baby vintage” si sta facendo strada sempre più nella quotidianità di mamme e papà in preda al problema più grande che ci sia: far quadrare i conti.
E’ per questo che stanno nascendo negozi di vero e proprio “riciclo” di tutto ciò che può servire per la cura di un bambino: da Roma a Milano è dunque possibile fare shopping vintage anche per i propri figli e in maniera del tutto sicura.

Abbigliamento Baby Vintage - Foto Aliexpress.com
Abbigliamento Baby Vintage – Foto Aliexpress.com

Dal sito di T.riciclo
Dal sito di T.riciclo

A Roma c’è il carinissimo negozio L’armadio di Oliver nel quartiere Monti, dov’è possibile acquistare abiti di brand danesi e francesi, definiti dai proprietari “piccoli vestiti già amati”.
A Milano (ma anche in molte altre regioni d’Italia) è presente la catena Baby Boom, dove è possibile non solo acquistare capi e attrezzature per bambini ma anche rivendere quelli che non si usano più. Un chiaro avvertimento sul sito, però, raccomanda di consegnare gli oggetti “in condizioni perfette, privi di difetti e puliti”, allegando una pratica guida pre-vendita.
Da Treviso arriva poi T.riciclo, un vero e proprio franchising di abbigliamento usato e accessori per bambini che presto si amplierà all’estero, viste le tante richieste da investitori internazionali.

Dal sito di T.riciclo
Dal sito di T.riciclo

Cosa ne penseranno veramente le mamme?
E voi, seguireste la tendenza del vintage low-cost per bambini?

Immagine di copertina: Shop Baby Vintage Etsy.com