Gucci dice addio per sempre alle pellicce
Una svolta epocale per il mondo della moda.
Gucci ha preso una decisione che potrebbe per sempre cambiare il mondo della moda. Una scelta già intrapresa da un altro grande marchio di moda italiano: dopo Giorgio Armani, anche Gucci ha deciso di abbandonare per sempre le pellicce di origine animale. A partire dalla primavera-estate 2018 le collezioni di moda del marchio non includeranno più capi realizzati con pellicce animali, perché, come sottolineato da Marco Bizzarri, ormai è fuori moda. Senza dimenticare che è una sofferenza per gli animali.
In occasione dell’evento Kering Talk al London College of Fashion, proposto anche con una diretta su Facebook, Gucci annuncia il suo impegno assoluto per fare “dello sviluppo sostenibile un elemento cruciale della nostra attività”. Non solo non useranno più pellicce, ma i ricavati di quelle vendute quest’anno verranno devoluti ad associazioi in difesa degli animali, come la LAV o la HI.
Kitty Block dell’associazione Humane Society International è soddisfatta per la decisione presa da Gucci, che potrà avere un enorme effetto traino nel mondo della moda. Le associazioni animaliste sono felici, anche perché questo è il risultato di lunghe trattative all’interno del progetto Fur Free Retailer, che chiede maggiore responsabilità da parte delle aziende.
Nelle collezioni di Gucci non verranno più usate pellicce di visone, volpe, zibellino, karakul (altrimenti noto come Swakara, agnello Persiano o Astrakhan), coniglio, opossum e così come di molti altri animali appositamente allevati o catturati.
“Essere socialmente responsabili è uno dei valori fondamentali di Gucci e continueremo a cercare di fare di più per l’ambiente e gli animali. Con l’aiuto di HSUS e LAV, Gucci è entusiasta di compiere questo ulteriore passo e spera che possa contribuire a ispirare l’innovazione e diffondere consapevolezza, cambiando l’industria della moda del lusso in meglio”, dice Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci, al quale si aggiungono le parole di Simone Pavesi, responsabile LAV – Area Moda Animal Free: “La decisione di Gucci cambierà radicalmente il futuro della moda. Il rispetto degli animali è sempre più radicato nei valori delle persone e i grandi nomi della moda stanno gradualmente attuando politiche di responsabilità sociale in questa direzione. Mentre la moda diventa sempre più etica, le catene di approvvigionamento che ruotano intorno agli animali saranno una cosa del passato“.
PJ Smith, senior manager Politiche della moda per HSUS, dichiara: “Con questo annuncio, Gucci contribuirà a cambiare il modo in cui l’industria della moda del lusso considera gli animali. C’è un crescente segmento di nuovi consumatori etici che si preoccupano dell’innovazione e della responsabilità sociale e non vogliono avere niente a che fare con i prodotti obsoleti e crudeli come la pelliccia. Gucci lo ha capito e senz’altro beneficerà di un maggiore consenso“, mentre Joh Vinding, presidente dalla Fur Free Alliance, conclude: “Da decenni gli animali dell’industria della pelliccia sono stati sottoposti ad una intensa crudeltà, vivendo tutta la loro vita in gabbie miserabili e sporche. La nuova policy fur free di Gucci segna un cambio di rotta per l’intera industria della moda di lusso. Gucci sta prendendo una posizione audace per gli animali, mostrando al mondo che il futuro della moda è senza pellicce“.