Lana Grossa: pregi e difetti di una coccola indispensabile
Elena, blogger curvy, ti svelerà i suoi segreti per apparire più magra. Scoprite di più su questa ragazza tutto pepe e su come indossare la lana evitando l'effetto fagotto!
Ciao a tutti, mi presento!
Ciao! Sono Elena
Hi, I’m here! Ciao a tutti, sono Elena, una studentessa 23enne di belle arti alle prese con la tesi di Laurea in Grapchic Design, una grafica/creativa che si occupa di guerrilla marketing presso un’agenzia di comunicazione, una pazza irrefrenabile golosa di gelato al cioccolato, una fan del tattoo ed una sognatrice idealista che non crescerà davvero mai fino in fondo. Alias Mixelchic.com, una blogger fashion non fashion; ovvero? Ovvero ahimè per quanto il mio animo sia terribilmente “fashionaro”, il mio fisico ed il mio portafogli non lo sono alla stessa maniera. Cosa ci faccio su bigodino.it? Inizio oggi con voi un cammino alla scoperta, ed alla conquista, di una parte di quel mondo patinato che tanto ci fa sognare, sospirare e trepidare… o anche solo sorridere, e che ognuno di noi può raggiungere con qualche piccolo accorgimento. Non sempre serve la perfezione fisica sapete? A parte il fatto che difficilmente esiste in natura, ma poi, che cosa vuol dire essere perfetti? Secondo me la perfezione è fatta di piccole gratificazioni personali, un cucchiaio di autoconsapevolezza, un pizzico di egocentrismo, qualche spruzzata di ottimismo ed un’abbondante dose di buon gusto perché ammettiamolo, l’estetica conta. E proprio di estetica, o meglio, di gusto estetico vogliamo trattare, perché un abito che cade bene può rendere perfetta anche una giornata senza eventi o emozioni particolari; siete d’accordo? Ma se il vestito fa difetto allora qualcosa non va e soprattutto l’abito, per essere davvero perfetto, deve necessariamente adattarsi alla forma del corpo, e questa regola è imprescindibile. Non esitono né se né ma. Come rendere davvero perfetto un abito? Semplicemente facendo la scelta giusta. Innanzitutto è opportuno fare un attenta analisi di sé e del proprio aspetto. Valutare i punti di forza (assolutamente da evidenziare!) e i propri difetti. Forza ragazzi e ragazze, tutti ne abbiamo, l’imperfezione fisica fa parte dell’essere naturali, non stereotipati, e credo fermamente che una taglia 46 non debba assolutamente considerarsi un’emarginata rispetto al canone generale: la moda è di tutti e per tutti, non dimenticatelo. Io per prima, se mai avete letto il mio blog, non sono certo una silfide, ma a tutto si può rimediare. Coprire? Cammuffare? Nascondere? Anche, ma non solo, ci sono tante cose a cui dare risalto, non pensate solamente a come coprire quei fastidiosi rotolini sui fianchi. Ma andiamo con ordine. L’abbigliamento si suddivide generalmente in tre parti: scarpe, “sotto” (calze, gonne, jeans, pantaloni) e “sopra” (maglie, t-shirt, camice). Ci sono poi gli accessori come collane, cappelli, borse. Troppe cose di cui parlare in un solo articolo! E allora iniziamo da sopra, che ne dite? Bene, pronti? Via! Scartati a priori i modelli di donna filiforme stile super top, consideriamo una normalissima ragazza, media altezza, taglia 44/46, capelli media lunghezza, aspetto abbastanza generico.
Parliamo dunque di maglioni!
Dedichiamoci per ora alla stagione invernale. La moda propone golf, maglioni, gilet e quant’altro, in lana grossa, effetto hand made, oggi parliamo di questo. Attenzione. Possono avere un effetto fuorviante. Un capo di questo genere va dosato ed utilizzato con alcune cautele. Innanzitutto banditi i maglioni aderenti realizzati con questa tecnica, infagottano troppo ed allargano le forme.
Modelli simili sono assolutamente da evitare. Fasciano ed essendo in materiale molto spesso e consistente rischiano di appesantire.
Un cardigan, con bottoni grossi e cappuccio, magari con stampe accattivanti come questo modello H&M sarà invece adattissimo, accostato ad un paio di jeans e stivali al ginocchio (perché non biker boots?). Il classico cardigan non conosce confini, si adatta a qualunque tipo di fisico e dà il massimo portato aperto sopra una canotta scura aderente di media lunghezza; si appoggia morbidamente sui fianchi e ne nasconde la larghezza, un ottimo alleato.
Il modello classico, maglione lungo (questo sempre H&M) ha una doppia faccia: può essere causa dell’effetto “casalinga disperata che-tanto-butto-su-qualcosa-giusto per scendere a comprare il pane”, oppure può creare un ottimo effetto bilanciando la figura. In che modo? Assolutamente da evitare l’accostamento a jeans e sneakers, troppo trasandato. Ottimo con leggings in pelle (ebbene sì, anche su fisici non filiformi possono avere una resa eccellente con il giusto mix) o in tessuto, stivali UGG o biker boots alti sulla gamba, capelli raccolti a coda di cavallo o chignon ed orecchini importanti, magari un bracciale grosso et voilà. Perfect.
Anche se pensate di avere molto da nascondere, non esagerate nell’occultare. Modelli come questo di Zara, informi e larghissimi tendono ad infagottare ancora di più la figura creando un effetto allargante, trasandato e decisamente anti estetico.
Assolutamente da rivalutare il modello Montgomery, con allacciatura in legno, il dettaglio particolare rende interessante il semplice golf senza sottolineare troppo la linea mentre il cappuccio con inserto in pelliccia riequilibra perfettamente le forme a mio avviso.
Da scartare senz alcuna pietà il modello con la zip, delinea perfettamente la rotondità della figura facendoci pagare la pena di non essere perfettamente piatte. Anche aperto non funziona.
Il modello top?
Ed ecco la perfezione: il modello (questo di Pinkie) ultra morbido che accarezza in maniera dolcissima, non costringe, non comprime, non segna, si limita ad accompagnare leggero i movimenti dando alla mise quel tocco eccentrico. Perfetto con jeans bootcut, skinny infilati in boots alti, con tacchi o scarpe basse, con gonne in tulle lunghezza 7/8, con leggings e tee lunga. L’ideale. Non ci sono scuse, quest’anno deve essere lui il portagonista. Sono riuscita a darvi qualche delucidazione in più?