Mariacarla Boscono: tutti i segreti di una modella sopra le righe
Da vent'anni al top delle passerelle di moda contro ogni previsione: come lei nemmeno Naomi e Kate Moss
Mariacarla Boscolo… avete presente chi è?
Nasce a Roma 35 anni fa, da una famiglia attiva nel settore dell’imprenditoria e della moda e trascorre l’infanzia tra gli Stati Uniti, il Kenya e l’Italia.
Inizia la carriera nella moda a 17 anni quando un fotografo amico di famiglia la incoraggia a fare l’indossatrice: firma così subito un contratto con l’agenzia di moda DNA Model Management di New York e un altro lo chiude a Milano per la Riccardo Gay grazie all’intuito del famoso manager Piero Piazzi che la seguirà passo a passo nella sua carriera dandole (cosi ha detto lei) sempre sicurezza e inventandole su misura un ruolo ben definito e che ancora mancava nelle passerelle di moda.
Certo, come nella maggior parte dei casi “una spintina ci vuole” e nel suo di caso non è di certo mancata, ma non tutto è cosi banale e scritto sia nella sua carriera che nella sua vita personale.
Di porte sbattute in faccia Mariacarla Boscono ne ha avute parecchie: la definivano la “Olivia del fashion“, l’eterna fidanzata di Braccio di Ferro.
Non bellissima, piena di imperfezioni, occhi troppo distanti, naso troppo grande: queste solo alcune delle osservazioni che a inizio carriera si sentiva dire e per le quali ha perso diversi lavori.
Piero Piazzi è stato fondamentale proprio perché ha fatto delle sue imperfezioni il suo punto di forza dando alla moda perfetta qualcosa che ancora all’epoca non esisteva: un modella tanto imperfetta da essere infinitamente sensuale, interessante e bellissima sulle passerelle.
Da qui in avanti sono stati per lei 20 anni al top come nessuna mai: nemmeno Kate Moss e Naomi sono riuscite a fare di meglio per quanto loro abbiano molto probabilmente guadagnato parecchio più di lei.
Tentando di approfondire la sua conoscenza si capisce subito che lei è diversa da molte sue colleghe, che ha carattere, che è un vero animale da passerella perché lei vive di fashion da sempre e in modo del tutto naturale, perché lei è quella che andava senza paura da Karl Lageferld a chiedergli qualcosa sulla collezione: l’ispirazione, le lavorazioni, i dettagli per lavorare al meglio in passerella.
Perché lei è consapevole di non essere bella e della fortuna che Piero Piazzi le ha concesso inventandole un “ruolo” nella moda e perché lei a un certo punto della sua carriera è riuscita a smettere di fare la guerra alle sue imperfezioni imparando ad amarle e a conviverci costruendo su queste il suo carisma e trasformandole nella sua vera marcia in più.
Lei si definisce la più brutta di casa: tutti i suoi fratelli sono alti, magri, belli, biondi e con gli occhi azzurri.
Sempre lei ironizza sulla sua bellezza da racchiona che, racconta, non le ha mai permesso di guadagnare quanto altre sue colleghe, ma che le ha concesso di rimanere in vetta da 20 anni a questa parte.
Lei che ancora oggi utilizza la stessa card compilata a inizio carriera: altezza, peso, taglia, misure, eventuali foto di nudi, nulla è mai cambiato perché ha sempre fatto quello in cui credeva e che le piaceva di più, informandosi per ogni azienda per cui ha lavorato delle questioni che andavano dal fotografo al parrucchiere, tutto doveva e deve essere in linea con il suo “personaggio”.
A differenza di molte sue colleghe accetta i lavori senza guardare troppo la questione soldi perché è convinta che non siano l’unico elemento a dare la felicità: lei sceglie destreggiandosi sapientemente da una passerella all’altra la famiglia, la figlia e il suo tempo libero.
E così non si è affatto preoccupata dei suoi 33 kg in più durante la gravidanza: lei che sostiene di dover ringraziare solo il suo metabolismo particolarmente veloce perché mangia tanto e non è una vera patita di sport.
Fuori dai riflettori, ama la tranquillità e tutto quello che le permette di passare del tempo con chi ama e per questo preferirebbe che sua figlia non le dicesse mai di voler fare la modella.
Cosa fa per essere sempre così perfetta?
Yoga, passeggiate in bici con la figlia di tre anni, pesi e un trattamento chiamato PRP (Plasma Rich Platelets) o anche Dracula Facelift o ancora Vampire Therapy: le prelevano una piccola quantità di sangue, che viene subito “centrifugato” per separare il plasma dai globuli rossi.
Il preparato ottenuto è iniettato nel viso e nel collo: non si tratta di un filler, ma di un biostimolante tutto naturale, che riduce le rughe superficiali, rigenera, ringiovanisce e rilassa la pelle come dopo un riposino di 48 ore.
E da grande cosa farà?
Si occuperà di attività volte a migliorare la vita di chi è stato decisamente meno fortunato di lei.