Milan Fashion Week: collezioni che vi lasceranno a bocca aperta
Da Fendi a D&G, sarà una primavera contro corrente
Voglia di cambiamento? Le proposte che arrivano dalla Milan Fashion Week allora fanno decisamente per voi. Irriverenti, anticonvenzionali e contro corrente, i grandi nomi della moda italiana conosciuti a livello mondiale si rinnovano in queste collezioni per la primavera/estate 2016, proponendo capi che ricordano qualcosa dello stile caro al marchio, ma in un miscuglio di vecchio e nuovo, classico e moderno, haute couture e pop culture, che sorprende. Ma vediamo più da vicino cosa ha sfilato in passerella.
Fendi
Silvia Venturini e Karl Lagerfeld hanno deciso di dar vita a una donna “doppia”, che da un lato si concede la dolcezza con abiti in chiffon, dall’altro rende evidente il suo lato aggressivo con giubbini di visone intrecciato.
Alberta Ferretti
Sembra quasi di essere in un deserto. Chiffon, frange, colori caldi e neutri (sabbia, beige, arancio) insieme a pizzo messo insieme con un gioco di patchwork, stampe grafiche e ricami.
Fausto Puglisi
L’ispirazione è per metà l’antica Grecia e per l’altra metà il divismo hollywoodiano degli anni ’50. Un paradosso unico che si realizza in sculture poste sugli abiti o in camicie in jersey lucido. Le linee tipiche di questo stilista restano: linee ad A, dettagli barocchi ed estremamente lavorati abbinati a stivali da cowboy.
Gucci
Una parola per descrivere questa collezione di Alessandro Michele? Anarchia. L’obiettivo è far emergere una donna che non sottostà alle convenzioni e che quindi non intende abbinare i capi agli accessori, creando una moda che non può definirsi “sbagliata”, ma sicuramente controcorrente.
Cravatta rosa e reggiseno di paillettes, abitino da studentessa e occhialoni da secchiona, uccelli tropicali stampati su diversi capi e borchie per decorare le scarpe, il tutto incorniciato in un’ispirazione fine-settecentesca.
Prada
L’ispirazione del marchio è sicuramente un “post classico” che mixa diversi stili. I motivi principali che si ritrovano negli abiti sono le righe verticali – sia negli abiti che negli accessori – la linea delle giacche delle spalle che tende verso il basso e orecchini a forma di palla strobo sferica. Il tutto ripreso anche dalle calzature, che presentano sulla punta spesso delle biglie di metallo.
Moschino
Jeremy Scott è il mago dello street style, dello stile pop e di una fast fashion che, grazie a lui, è diventata estremamente glamour ed è entrata a far parte della haute couture. Il tema di questa collezione primaverile è un cantiere stradale (agli ospiti è stato distribuito infatti un caschetto protettivo come parte dell’invito).
Si susseguono tailleur bon ton in tweed, bande catarinfrangenti, cappelli che riproducono le spazzole del lavaggio auto… fa il suo debutto anche la capsule collection unisex con borse a forma di segnali stradali, abiti con scritto “shop” al posto di “stop”, abiti e cover iPhone a forma di detergente spray, forma che sarà ripresa anche dal profumo in uscita a ottobre, “Fresh”.
Dolce e Gabbana
Se la moda è social, l’ultima sfilata D&G ne è la piena rappresentazione: le modelle, vestite nello stile tipico della casa di moda italiana – uno stile che si ispira fortemente a quello della tradizione siciliana e del made in Italy – sfilano in passerella fermandosi e facendosi selfie con il pubblico. La collezione si intitola “Italia is Love” ed è un tributo ai monumenti della penisola e a scenari unici come Portofino o Capri, che vengono riprodotti su abiti, gonne e camicie.