Tessuti ecologici, quando dall’amore per la natura nasce la moda sostenibile

Fibre naturali estratte da frutti e piante insolite.

 

La moda è sempre più attenta ai temi etici. Processi di produzione meno inquinanti, alcuni brand hanno messo al bando la pelle, proprio come ha recentemente fatto Giorgio Armani, e poi c’è chi ha deciso di usare delle fibre ecologiche, ricavate dalla natura e soprattutto dermo-compatibili. Che cosa vuol dire? Alcuni esperti hanno elaborato delle fibre estratte da frutta, latte e piante resistenti e delicatissime a contatto con il corpo. E così si salva l’ambiente e si salva anche la nostra pelle, perché ricordiamo che la cute molto spesso è danneggiata dai materiali di origine petrolchimica che utilizziamo per truccarci, ma anche per vestirci. Quali sono questi tessuti di nuova generazione?

Fibra di latte

duedilatte

Abbigliamento Duedilatte

Produrre un tessuto dal latte non è un’idea nuova. Il primo ad avere l’illuminazione è stato un ingegnere bresciano, Antonio Ferretti, che negli anni 30 ha pensato di estrarre proprio dalla caseina una fibra. Oggi il processo si ottiene con la bioingegneria e questo prodotto, ricavato dal latte intero, scremato o di riso, è una vera e propria manna per la pelle. È anallergico, traspirante, leggerissimo e idrata in profondità. E non è tutto, perché è estremamente resistente.
Potete trovare qui le loro creazioni, tra cui vi segnaliamo la Capsule Collection I Love Fashion – DueDiLatte by Hélène Battaglia 

HB_DDL_FL

la Capsule Collection I Love Fashion – DueDiLatte by Hélène Battaglia

Fibra di arance

orange fiber

Orange Fiber

Orange Fiber si realizza partendo dagli scarti delle arance e l’obiettivo fin dal principio è stato quello di realizzare dei capi ecosostenibili con materiale riciclato. Dagli scarti, principalmente la buccia, si estrae la cellulosa che serve per la filatura. Inoltre, grazie all’impiego delle nanotecnologie, l’olio essenziale di agrumi viene incapsulato e fissato sui tessuti. Questo è forse il dettaglio più importante perché il tessuto a contatto con la pelle rilascia un complesso vitaminico, estremamente antiossidante. Questa caratteristica è garantita fino a 20 lavaggi.

Fibra di ortica

Capi RE-Bello in fibra di Ortica

Non è la prima volta che l’ortica si utilizza per la produzione di un filato. Per esempio, nel periodo di Napoleone Bonaparte, è stata alla base della produzione di migliaia di divise dell’esercito francese. Oggi il nuovo tessuto nasce dell’ingegno di Re-Bello. Le fibre d’ortica sono estratte meccanicamente dalla pianta senza l’utilizzo di additivi chimici inquinanti. Un’alternativa ecologica alle fibre comunemente utilizzate nell’industria tessile. E pensate che questo materiale ha una consistenza simile al lino, morbido e leggero. Non solo piacevole al tatto, ma addirittura anti-irritante!

Fibre di banana e di ananas

pineapples

Fibra estratta dall’ananas

Ananas e banane sono un’altra fonte incredibile per i tessuti. Si estraggono delle fibre biodegradabili e sostenibili, perfettamente ecologiche. Il tessuto di Piña proviene dagli scarti di ananas ricchi di cellulosa e lignina: è molto leggero, elegante e lucido come la seta. Le fibre ricavate dalle banane, invece, sono simili a quelle del bambù e della ramia, ma più fini; assorbono molto bene l’umidità, sono leggere e decisamente resistenti.

 

Foto Crediti: Pixabay; Re-Bello; Orange Fiber; DueDiLatte