Fantasie geometriche di tendenza: Vestiamoci di segni!
Quadrati disegnati o tagliati, rotondi, triangoli... chi e come interpreta questo trend!
Quando ero bambina ed iniziavano le lezioni di geometria in cui il più delle volte non capivo un tubo, mi estraniavo dal resto del mondo e volavo tra i miei pensieri girovagando nel mondo fatato dei miny pony. Non mi interessava, non comprendevo. Se mi avessero detto che oggi, invece, sarei stata la più grande estimatrice delle forme e di tutte le loro variegate sfaccettature, davvero, non ci avrei creduto. Non ci avrei scommesso nemmeno un centesimo. Eppure le cose sono strane. Passiamo tanto tempo ad odiare delle cose e poi, improvvisamente, tutto ci appare sotto una luce diversa. Credete che non sia lo stesso argomento? Non è proprio così. Ho imparato con il tempo e studiando soprattutto, che le bellissime grafiche, comunemente definite texture, sono studiate nei minimi dettagli. Sono strutturate in complicati moduli che riescono a definire lentamente il disegno che troviamo ricamato, stampato, riprodotto, sui capi che ora troviamo nei negozi.
Da dove siamo partiti
Parliamo ancora una volta di contaminazioni. Questa volta è dall’arte che parte tutto. Mondrian partiva dalle forme perfette dei quadrati per studiare e comporre le linee colorate dei suoi quadri. Beh, sono certa che a tutte voi guardando il suo dipinto, sia venuto in mente come un déjà vu, qualche tubino ispirato proprio alla sua arte. Erano gli anni 60 dove la massima espressione di texture fatta di quadrati e triangoli sovrapposti e colorati, decorava gli abiti di tutte le donne. E ancora, non solo le stampe parlavano in linee, ma anche i tagli stessi delle gonne erano netti e spigolosi. Trapezi, quadrati perfetti.
Dove siamo oggi
Sarà che siamo ancora nel momento in cui si attinge da ciò che fu nel campo del fashion, ma anche oggi siamo circondate da forme e linee. Le passerelle propongono i nostri adoratissimi pois… I pois che non sono altro che moduli di piccoli cerchi riprodotti.
Che siano sul nostro cappotto, sul nostro foulard, sulle nostre calze, poco importa. Il fatto certo è che non possiamo non sentirci coinvolte in questo trend tutto da interpretare. Scegliamo gli accessori che utilizzano tessuti già pieni di geometrie, come il pied-de-poule: borse, scarpe, stivali.
Prendiamo ispirazione da le Perfumes ad esempio, un gruppo di cantanti giapponesi, che si sono completamente immerse negli anni 60 ed hanno assunto un’immagine originale, tutta da ammirare.
Purtroppo non basta un dettaglio per sposare questo trend, bisogna possedere i cosiddetti “capi giusti”, ma sono certa che siete d’accordo con me e che interpreterete perfettamente anche questo coinvolgente trend invernale!