Che fine ha fatto Marina Rei? Scopriamo cosa fa oggi l’artista
Dopo il successo di Primavera, Marina Rei è sparita dai circuiti mainstream per diventare un'autrice sempre più colta
Per molti Marina Rei è considerata quella di Primavera, vera e propria hit che portò la Restuccia a primeggiare in tutte le classifiche nell’estate del 97.
Celeberrimo anche il videoclip del brano, dove insieme a Margherita Buy, si divertiva a reinterpretare Thelma e Louise. Vi starete dunque chiedendo che fine ha fatto Marina Rei.
Dovete sapere che benché si sia allontanata decisamente dal circuito mainstream, la cantautrice e batterista romana non ha affatto smesso di fare musica, anzi, la sua carriera è stata un crescendo di album di valore e grandi collaborazioni artistiche.
Marina Rei, gli esordi
Marina Rei nasce a Roma il cinque giugno del 1969, figlia d’arte, suo padre è infatti Enzo Restuccia, batterista dell’orchestra del maestro Ennio Morricone.
Sin da giovanissima, nei primi anni ’90, inizia a incidere brani dance con lo pseudonimo di Jamie Dee, ma è con Sola e Noi del 1995, che si fa notare dal mercato discografico.
Sanremo e il successo
Il 1996 è l’anno della svolta, grazie alla partecipazione a Sanremo Giovani con il brano Al di là di questi anni, con il quale arriva terza e vince il premio della critica.
Nel 1997 partecipa nuovamente al Festival col brano Dentro me. Ma è con Primavera, cover di You to Me Are Everything dei The Real Thing, che ottiene il successo sperato e la vittoria a Un Disco per l’Estate.
Nel 1999 torna ancora a Sanremo con Un inverno da baciare, abbandonando le sonorità acid jazz, black e soul degli esordi, per virare decisamente sull’elettronica.
Altri singoli di successo sono Cuore a metà, L’allucinazione e Fortunata. Ma Marina Rei non è un’artista che si adagia sugli allori ed è pronta a stupire i suoi fans ancora una volta.
Marina Rei, il rock e la musica d’autore
Dagli anni 2000 in poi, la Rei sposta i suoi orizzonti verso il rock e la musica d’autore. I miei complimenti, Inaspettatamente e la successiva La parte migliore di sono i brani simbolo del suo nuovo percorso.
Nel 2005 torna a Sanremo con Fammi entrare, altro brano di valore che però non riscuote il successo che avrebbe meritato. Mentre nel 2007 parte in tour con Paola Turci e Max Gazzè.
Con Musa, album del 2009, collabora con Carmen Consoli e rifà l’intensa Il mare verticale di Paolo Benvegnù.
Ma è nel 2012 che la Rei fa il pieno di collaborazioni. A cominciare dalla splendida E mi parli di te, con Pierpaolo Capovilla del Teatro degli Orrori.
La conseguenza naturale dell’errore, l’album che ne consegue, è un capolavoro, tra gli autori troviamo Paolo Benvegnù, Cristina Donà, Valerio Mastandrea, Ennio Morricone, Riccardo Sinigallia e Andrea Appino degli Zen Circus.
Pareidolia del 2014, prodotto da Giulio Ragno Favero del Teatro degli Orrori, conferma il talento della Rei e la sua rinnovata vena compositiva.
Marina Rei, cosa fa oggi?
Per essere felici, il suo nuovo album, anticipato dalla title track è uscito da un paio di mesi. Dimenticarci e Bellissimo sono stati gli altri singoli estratti.
L’album arriva a ben sei anni di distanza dal precedente, ma è l’ennesima conferma del talento di Marina Rei, come autrice, interprete e musicista.
Un’artista che non ha mai seguito le mode del momento ma che è andata sempre dritto per la propria strada, rifuggendo il facile successo e abbracciando sempre più la canzone d’autore.