Che fine hanno fatto gli Skunk Anansie? Scopriamo cosa fa oggi la band
gli Skunk Anansie, con un sound potente e rabbioso abbinato a melodie suggestive e alla forte immagine di Skin hanno grande successo
Nella seconda metà degli anni novanta, gli Skunk Anansie, con un sound potente e rabbioso abbinato a melodie suggestive e alla forte immagine di Skin, la frontwoman ottengono successo in tutto il mondo, anche nel nostro paese. Ripercorriamo la loro carriera e scopriamo cosa fa oggi la band.
Skunk Anansie
Oltre a Skin alla voce, la band è formata da Cass Lewis al basso, Ace alla chitarra e Mark Richardson alla batteria. Il loro esordio discografico è Paranoid & Sunburnt del 1995, Selling Jesus è il singolo di punta, ma l’album contiene diversi brani che si fanno notare, come Charity e Weak.
Un paio di curiosità, Weak è stata la sigla di Sipario, programma di Rete 4 e la batteria nell’album è stata registrata dal primo batterista Robbie France che non compare nella copertina perché aveva già lasciato la band.
L’anno dopo, nel 1996, esce Stoosh, che conferma il talento della band e la sua potenza espressiva. Tra i singoli Hedonism, All’I Want, Twisted.
Il Successo e lo scioglimento
Gli Skunk Anansie sono già decisamente popolari, ma nel 1999, fanno il passo decisivo per la celebrità. Post Orgasmic Chill e i suoi singoli, Charlie Big Potato, Lately e soprattutto Secretly sdoganano definitivamente la band a livello mondiale.
Un successo forse troppo grande e difficile da gestire, ma anche voglia di misurarsi con qualcosa di nuovo. Fatto sta che il gruppo si scioglie e ognuno dei membri si darà alla carriera solista.
Skin, pubblicando i due album Fleshwounds e Fake Chemical State. Ace ha prodotto un album, Still Hungry, Mark Richardson ha suonato la batteria per i Feeder mentre Cass, oltre a coltivare la passione per la fotografia, ha registrato l’album Scars con Gary Moore.
Gli ultimi anni e gli ultimi progetti
Gli Skunk Anansie tornano, nel 2010, 11 anni dopo l’album della consacrazione, con Wonderlustre che arriverà primo in classifica, ma solo in Italia. Tra i singoli My ugly boy, You saved me, Over the love.
Due anni dopo è la volta di Black Traffic, tra i brani, I believed in you e This is not a game. Anche in questo caso, l’album vende meglio in Italia che nel resto del mondo. Così come per l’ultimo album del 2016, Anarchytecture.
Love Someone Else, Without you, sono i brani di punta, ma le vette delle classifiche sono ormai un ricordo. Per festeggiare i 25 anni di carriera, la band nel 2019, ha fatto uscire un album live, dal titolo 25Live@25.