Che fine hanno fatto i Tears for Fears? Scopriamo cosa fa oggi la band
I Tears for Fears sono una delle band che meglio incarna lo spirito degli anni ottanta
I Tears for Fears sono una delle band che meglio rappresentano lo spirito degli anni ottanta, soprattutto sul versante romantico e malinconico. Ripercorriamo la loro carriera e scopriamo cosa fanno adesso.
Tears for Fears, il successo
Roland Orzabal e Curt Smith sono il duo fondante dei Tears for Fears che prendono vita agli inizi degli anni ottanta in Inghilterra. Il loro primo album The Hurting è datato 1983 e contiene tre delle hit più celebri del gruppo: Mad World, Change e Pale Shelter.
Con Songs from the Big Chair di due anni più tardi, i Tears for Fears ottengono un grandissimo successo, grazie ai singoli Shout, Everybody Wants to Rule the World e Mothers Talk. Segue un tour mondiale che consacra la band tra le pop star più acclamate dell’epoca.
The Seeds of Love, il loro terzo album, esce nel 1989. Non ripete i milioni di copie vendute del precedente, ma ci va vicino. Tra i brani, Woman in Chains, Sowing the Seeds of Love e Advice for the Young at Heart. A questo punto, il sodalizio tra Orzabal e Smith però, si interrompe.
Gli anni 90
Mentre Smith prova la carriera solista, Orzabal mantiene vivo il nome della band e dopo il successo del singolo Laid So Low (Tears Roll Down) contenuto nel primo best of del gruppo, nel 1993 da alle stampe Elemental, che oltre al singolo omonimo, contiene Cold e Break it Down Again.
Due anni dopo è la volta di Raoul and the Kings of Spain, un album per certi versi sperimentale, rispetto al sound tipico dei Tears for Fears. con tra i brani God’s Mistake.
Entrambi gli album, ad ogni modo, in termini di vendite sono lontanissimi dai risultati ottenuti dai primi tre album, al punto cha la casa discografica rescinde il contratto con Orzabal.
Gli ultimi anni
Smith e Orzabal si riappacificano nei primi anni 2000 e nel 2004 tornano sul mercato discografico con l’album Everybody Loves a Happy Ending, con tra i brani Secret World, Call me Mellow e Closest Thing to Heaven.
Da allora, tanti concerti, tante raccolte con rarità e brani live, ma nessun nuovo album di inediti. Nel 2017, rilasciano il singolo I Love You but I’m Lost, il primo inedito dopo 13 anni, per lanciare l’ennesimo best of.