Che fine hanno fatto i Blondie? Scopriamo cosa fa oggi la band
I Blondie, tanti singoli di successo e un sound sempre nuovo in oltre 40 anni di carriera
I Blondie hanno vissute molte vite artistiche, svariando tra più generi e vendendo milioni di album. Ripercorriamo la loro carriera e scopriamo cosa fa adesso la band.
Blondie, gli inizi
Debbie Harry e Chris Stein fondano i Blondie nei primi anni 70. Il loro esordio è datato 1976 con l’album intitolato semplicemente Blondie, un lavoro punk new wawe, così come il successivo Plastic Letters.
Il successo arriva col terzo album Parallel Lines, trainato dai singoli Heart of Glass, One Way or Another e Sunday Girl, che hanno un sound decisamente meno ruvido e più accattivante. Nel 79 è la volta di Eat to the Beat, con i singoli Dreaming e Atomic, in cui la band contamina ancora il suo sound.
Un anno dopo, pubblicano Call Me, che è il tema portante del film American Gigolò, il successo è clamoroso. Forse per questo la band spiazza tutti con Autoamerican, un album “sperimentale” che mischia più generi. Tra i singoli ad esempio anche Rapture, un brano rap.
No Exit
Dopo The Hunter, album del 1982, che si rivela un flop commerciale, i Blondie si sciolgono e si dedicano alle carriere soliste. Tornano insieme sul finire degli anni novanta con l’album No Exit che contiene un altro clamoroso successo, Maria.
Nel 2003 pubblicano The Curse of Blondie anticipato dal singolo Good Boys. Segue un altro lungo periodo d’assenza che finisce nel 2011 con la pubblicazione di Panic of Girls, trainato dal singolo Mother.
Gli ultimi anni
In questi ultimi anni i Blondie hanno pubblicato due album di inediti: Ghosts of Download, del 2014, ricco di collaborazioni e col singolo A Rose by Any Name e Pollinator nel 2017, con, tra i brani Fun e Lon Time, che segna un ritorno al sound degli esordi.
Debby Harry e soci hanno dichiarato recentemente di essere pronti per pubblicare il nuovo materiale ma che le registrazioni sono proseguite a rilento a causa delle restrizioni legati al Covid 19.