Omicidio Sarah Scazzi, liberazione anticipata per Sabrina Misseri?
La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Taranto.
Sabrina Misseri, condannata all’ergastolo in via definitiva per l’omicidio della cugina Sarah Scazzi, potrà godere di 495 giorni di liberazione anticipata, pari a un anno e quattro mesi, per il periodo di detenzione avvenuto tra il 15 ottobre 2010 e il 15 ottobre 2016.
La decisione è stata presa dal Tribunale di sorveglianza di Taranto e la notizia è stata diffusa da Il Messaggero.
L’istanza è stata presentata dal difensore, l’avvocato Nicola Marseglia, che aveva impugnato il primo no del magistrato di sorveglianza. La decisione è stata presa per “attiva partecipazione all’opera di rieducazione”.
Lo stesso potrebbe avvenire per Cosima Serrano, la madre di Sabrina, anche lei condannata all’ergastolo.
Sabrina Misseri (che non ha mai ammesso di essere responsabile dell’assassinio della cugina), infatti, si è mostrata “collaborativa e disponibile al dialogo” durante la detenzione conseguendo il diploma di scuola superiore e partecipando a progetti di rieducazione.
Il delitto di Avetrana è stato commesso il 26 agosto 2010 ad Avetrana, in provincia di Taranto. La sentenza definitiva di colpevolezza è arrivata il 21 febbraio 2017. A 8 anni di reclusione era stato condannato anche Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima, per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove (il furto del cellulare di Sarah). Condannato anche in via definitiva a 4 anni e 11 mesi di reclusione per concorso in occultamento di cadavere con Michele Misseri anche il fratello Carmine Misseri.
La vicenda ha avuto un grande rilievo mediatico in Italia, culminato nell’annuncio del ritrovamento del cadavere della vittima in diretta sul programma Rai Chi l’ha visto? dove era ospite, in collegamento, la madre di Sarah.