Strage in discoteca. L’ipotesi del PR: “Una banda ha usato lo spray”
Le parole del PR della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo.
Sono due i filoni delle indagini per quanto accaduto nella sera del 7 dicembre nella discoteca Lanterna Azzurra a Corinaldo, in provincia di Ancona, dove ci sono stati 6 morti: l’uno riguarda i gestori del locale, l’altro chi ha materialmente azionato lo spray al peperoncino che ha innescato il panico.
Si fa strada, infatti, l’ipotesi di omicidio colposo plurimo per i gestori ceh avrebbero violato le norme di sicurezza a partire dai 1.500 biglietti venduti a fronte di 469 posti disponibili. Inoltre, è caccia a chi ha usato lo spray urticante e una bomboletta è stata già recuperata (ma non c’è la conferma che si sia trattata di quella che ha causato il fuggi fuggi generale).
Lino Del Bianco, PR della discoterna Lanterna Azzurra, ha raccontato all’agenzia di stampa Adnkronos di essere quasi sicuro che “alle feste nei locali lo spray si vede sempre più spesso. Ci sono un sacco di ragazzini che si lamentano di essere derubati o di avere perso degli oggetti, non pochi casi, tanta roba. Lo spray viene tirato fuori dalla banda quando qualcosa va storto”.
In pratica, una baby gang approfitterebbe del caos per derubare. Il PR – che dice di collaborare con tutte le discoteche della Bassa Romagna, sostiene che “spesso in pista, spesso nella calca, la banda si avvicina, e se scoperta tira fuori lo spray creando la confusione necessaria per avere il tempo per dileguardi”.
Infine, “dentro al locale c’erano solo 800 persone, e altri 900 circa fuori ad aspettare di entrare. Un cantante come quello di ieri normalmente è da migliaia di presenze. Non è certo il primo evento che si tiene in quel locale dove non ci sono giri strani di droga o altro”.