Torna l’ora legale, ecco quando si dovrà mandare l’orologio di un’ora

L'ora legale 2025 entrerà in vigore nella notte tra il 29 e 30 marzo, portando giornate più lunghe e un minore consumo energetico, ma sollevando anche preoccupazioni per la salute

Con l’avvicinarsi della primavera, si prepara il passaggio all’ora legale, un evento annuale che segna l’inizio di giornate più lunghe e luminose. Questo cambiamento, previsto per il 30 marzo 2025, continua a suscitare un ampio dibattito pubblico. Da un lato, ci sono coloro che apprezzano gli effetti positivi in termini di risparmio energetico, mentre dall’altro ci sono quelli che preferirebbero mantenere l’ora solare per tutto l’anno.

Dettagli sul passaggio all’ora legale

L’ora legale comporta un spostamento delle lancette degli orologi un’ora avanti, facendo sì che l’alba e il tramonto avvengano più tardi. In particolare, il primo giorno di applicazione, il tramonto è previsto per le 19:35. Con il passare delle settimane, le giornate continueranno ad allungarsi: entro fine aprile, il sole tramonterà alle 20:00; a fine maggio, il tramonto sarà alle 20:35; e a fine giugno, si arriverà a un tramonto alle 20:48. Questo prolungamento delle ore di luce accompagnerà gli italiani fino all’autunno, quando si tornerà all’ora solare.

Ora legale 2025: quando entra in vigore

L’ora legale 2025 entrerà in vigore nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo. Alle 2:00 di quella notte, le lancette dovranno essere spostate avanti di un’ora, portando l’orologio alle 3:00. Sebbene questo cambiamento comporti la perdita di un’ora di sonno, offre l’opportunità di godere di maggior luce nelle ore serali. L’adozione dell’ora legale ha un impatto significativo sul sistema energetico, permettendo una riduzione nel consumo di elettricità e contribuendo a minimizzare l’impatto ambientale. Secondo le stime, questa misura ha già consentito di evitare l’emissione di circa 180mila tonnellate di CO2 nell’atmosfera.

Critiche e preoccupazioni legate all’ora legale

Nonostante i vantaggi, l’ora legale è spesso oggetto di critiche, in particolare per le sue conseguenze sulla salute. Alcuni studi hanno evidenziato che l’alterazione del ritmo circadiano, causata dal cambio d’orario, può portare a disturbi del sonno, affaticamento e difficoltà di adattamento, specialmente nei giorni immediatamente successivi alla modifica dell’orario. Questo aspetto provoca preoccupazione tra i cittadini e i professionisti della salute, che avvertono sull’importanza di considerare gli effetti a lungo termine di tale pratica.

Sebbene alcuni paesi abbiano già adottato l’ora legale in modo permanente, l’Italia continua a seguire il sistema del doppio orario. Rimane da vedere se in futuro ci sarà una decisione definitiva in merito a questa questione, che continua a dividere opinioni e istituzioni.