Bambino con Sindrome di Down diventa modello
Perché la bellezza è universale!
Meagan Nash sa che suo figlio Asher è bello come qualsiasi altro bambino del mondo, ma le agenzie di piccoli modelli lo hanno sempre rifiutato. Perché il piccolo di 18 mesi non veniva accettato? Solamente perché aveva la Sindrome di Down; nessuna agenzia avrebbe mai accettato le sue foto, dando per scontato che nessun marchio di moda lo avrebbe voluto come baby modello.
La donna ha deciso di sfogarsi su Facebook, pubblicando le foto del suo piccolo Asher sulla pagina di Changing Face of Beauty con questa didascalia: “Noi non ci arrendiamo! Questo bellissimo bambino è pronto a mostrare al mondo come sta cambiando il volto della bellezza”. Un messaggio forte e chiaro di una mamma coraggiosa!
In pochissimo tempo le foto di Asher hanno fatto il giro del mondo, diventando virali. Sono state condivise su numerose pagine Facebook, come quella di Kids With Down Syndrome. La mamma alla CNN racconta: “E’ importante presentare le persone con esigenze speciali negli annunci speciali per tre motivi. La prima ragione è l’inclusione. Le persone con disabilità vogliono essere incluse tra i loro coetanei nella vita in generale ed essere visti nelle pubblicità fa parte di questo”.
“La seconda ragione, molto vicina al mio cuore, è l’accettazione, perché senza questa non ci sarà nessuna inclusione in futuro. L’ultima ragione è il rispetto. Usare persone con bisogni speciali mostra al mondo che queste persone hanno valore proprio come qualsiasi persona tipica”.
E alla fine è arrivata la chiamata per un incontro con OshKosh B’Gosh: “Non voglio che lo usino per il trambusto che stiamo facendo su internet. Voglio che lo prendano perché lo apprezzano e vedono quanto può contribuire alla loro pubblicità”.
Asher, alla fine, è stato scelto per la campagna di abbigliamento per bambini. “OshKosh B’Gosh ha apprezzato il tempo passato con Ascher e la sua famiglia all’inizio di questa settimana, ascoltando i suoi sogni. Apprezziamo l’impegno della signora Nash per una maggiore inclusione dei bambini con bisogni speciali nella pubblicità. E ci impegniamo a evolvere il nostro processo per garantire che in futuro questi bambini siano rappresenti meglio nelle nostre campagne pubblicitarie”.