Dpcm Covid, Conte: “Nuove misure per arrivare sereni a Natale”
Il premier Giuseppe Conte ha illustrato le novità per contrastare la diffusione del Coronavirus
In una conferenza indetta a Palazzo Chigi, il premier Giuseppe Conte ha illustrato il nuovo dpcm anti Covid, siglato questa notte. L’ulteriore stretta, in vigore da domani, lunedì 26 ottobre, al 24 novembre, è divenuta indispensabile in quanto – ha spiegato ieri il presidente del Consiglio – le misure attuate non hanno tutte funzionato con la necessaria tempestività. Di conseguenza, lancia l’appello di muoversi esclusivamente per questioni di salute, lavoro e necessità e raccomanda di non accogliere a casa persone non appartenenti al nucleo familiare.
Dpcm Covid: curva in crescita rapida
Con l’ausilio degli esperti hanno realizzato il nuovo dpcm Covid: l’analisi della curva epidemiologica segnala crescita rapida. La diffusione del virus e lo stress sul settore sanitario preoccupa. L’elevato numero di positivi rende complicate le operazioni di tracciamento.
Le principali novità
L’obiettivo è tenere la situazione sotto controllo. Solo così sarà possibile scongiurare un secondo lockdown generalizzato e vivere il Natale con maggiore serenità, ha proseguito Conte.
Tra le principali novità del dpcm Covid c’è la conferma della chiusura di tutte le attività ristorative alle ore 18, festivi compresi. Nessuna limitazione riguardo allo spostamento tra Comuni e Regioni, sebbene ci sia una forte “invito” a limitare i movimenti, se non indispensabili. Chiudono poi, senza eccezioni, palestre, piscine, cinema e teatri, anche all’aperto.
Centri sciistici
Si fermano inoltre gli impianti nei comprensori sciistici, eccetto gli atleti professionisti e non, riconosciuti di interesse nazionale, per consentire la preparazione finalizzata allo svolgimento di attività agonistiche. Le strutture sono aperte agli sciatori amatoriali solo in modo subordinato all’adozione di apposite linee guida da parte delle istituzioni.
Dpcm Covid: didattica a distanza almeno per il 75%
I musei restano aperti, mentre tutte le ferie sono sospese. Per la scuola si dispone il ricorso alla didattica a distanza almeno nella misura del 75%. Salta il divieto di concorsi privati e pubblici previsto nell’ultima bozza circolata. Incentivato lo smart working in entrambi gli ambiti. Per il mondo dell’infanzia, si fermano i parchi divertimento, ma rimangono aperte le aree giochi.