Rosalinda Cannavò: “Ho paura a tornare a casa”
Rosalinda Cannavò è tornata a parlare dello scandalo mediatico che l'ha coinvolta in questi mesi: le sue parole
Ospite da Gabriele Parpiglia, Rosalinda Cannavò è tornata a parlare del polverone mediatico che l’ha travolta in questi mesi. La sua partecipazione al Grande Fratello VIP ha fatto discutere e non è di certo partita nel migliore dei modi.
Con il tempo però l’attrice siciliana si è fatta amare dal pubblico. Oggi, però confessa anche del tremendo periodo che ha passato dopo il Grande Fratello VIP, programma nel quale è venuto a galla il suo passato.
Il peso di tutte quelle menzogne mi ha soffocato e mi ha spinto nel più profondo. Ho sofferto di disturbi alimentari e di anoressia e non lo nego, ho pensato varie volte di togliermi la vita. Quello è stato il periodo più brutto della mia vita. […] Questo periodo di massacro mediatico post GF Vip mi ha un po’ catapultato in quel passato.
Rosalinda Cannavò ha spiegato come mai si è fatta trascinare in quel baratro, il suo sogno era entrare nel mondo dello spettacolo. Un po’ è stata complice, ma anche vittima.
“Ero una ragazza con un grande sogno ed ho accettato dei compromessi. Però avevo paura perché allo stesso tempo mi veniva detto: se non fai così non riuscirai ad arrivare qui. Avevo paura che quello che mi era stato dato, potevano togliermelo all’improvviso.
La donna racconta anche della violenza sessuale avvenuta quando era poco più di una bambina.
Quando ho raccontato di essere stata stuprata a 12 anni non sono stata creduta. […] Io porto avanti la mia verità, anche se ho paura e non volevo inizialmente venire qui. Ho paura di tornare a casa sono mesi che vivo con questa ansia. Temo che mi possa succedere qualcosa.
“Alla Rosalinda di 10 anni fa direi ‘che gran cogli*na!’, le cose però accadono per un motivo: ora ho capito qual è la mia missione nella vita, ho un progetto ed un obiettivo più grande. In quel periodo avevo annullato me stessa, ero quella che volevano gli altri, non quella che volevo io. Io ricordo la me di quel periodo e posso dire che senza il supporto di un team specializzato in disturbi alimentari, io non ne sarei mai uscita. Il momento decisivo è stata la morte di Teodosio Losito“.