8 marzo: 10 film che celebrano la donna!!
A pochi giorni dalla celebrazione della Giornata Internazionale della donna abbiamo selezionato 10 film per omaggiarla
La festa della donna che si celebra l’8 marzo di ogni anno sta a ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne e discriminazioni e mira a sensibilizzare le masse sulle violenze ancora in atto sulle donne in molte parti del mondo. Ecco 10 film che rendono omaggio alle donne:
1.IL COLORE VIOLA – 1985
“Sei brutta, sei povera, sei negra, sei una donna: non sei niente di niente!”
Un’affermazione agghiacciante che racchiude tutta la violenza sociale e psicologica del film. Il colore viola un film del 1985 diretto da Steven Spielberg, con protagonista Whoopi Goldberg.
Il film, incentrato su personaggi femminili, tratta argomenti come gli abusi sessuali, il razzismo e il coraggio delle donne violentate. Il colore viola racconta la storia di Celie, una giovane donna di colore, violentata dall’uomo che credeva essere suo padre, privata dei due figli, sposata a un uomo che odia, viene separata anche dall’amata sorella Nattie, che finirà missionaria in Africa. Per trent’anni Nettie scriverà a Celie lettere che questa non riceverà mai, mentre Celie, oppressa dalla vergogna della sua condizione, riesce a scrivere solo a Dio, sarà poi l’amante del marito, una affascinante cantante di blues, a cambiare per sempre il colore della sua vita.
2. RAGAZZE VINCENTI – 1992
Ve la ricordate Madonna con la mazza da baseball?
Un film ben recitato, emozionante, che descrive molto bene la psicologia di tutti i personaggi femminili che ne fanno parte. Donne forti e combattive da cui prendere esempio.
Siamo nel 1943, in pieno conflitto mondiale, mentre i giocatori uomini sono occupati a combattere al fronte, saranno le donne a dare vita al primo campionato americano femminile di baseball. Il film rievoca la storia vera della squadra delle “Pesche”, dalla selezione agli allenamenti e alle partite, raccontando le storie delle giocatrici, la controversa figura dell’allenatore, sino ad arrivare al raduno finale delle vecchie glorie, ormai anziane.
Quando la guerra finisce dal fronte tornano i giocatori maschi, per ragazze è la fine di un bel sogno, un’esperienza che lascerà il segno nella storia americana e che aprirà la strada a tutte quelle che sono venute dopo.
3. GLI ANNI DEI RICORDI – 1996
Altro fill cult degli anni ’90. Una giovanissima Winona Ryder interpreta Finn, studentessa a Berkeley per un corso post-laurea, che è andata a trascorrere l’estate in casa della nonna Hy e della prozia Glady Joe.
La bella e accogliente casa della nonna circondata da aranceti, a Grasse, in California, è il rifugio che Finn ha scelto per portare a termine la sua tesi e, soprattutto, per riflettere sulla proposta di matrimonio ricevuta da Sam, il suo fidanzato, che l’ha mandata in confusione.
Nella loro bella casa Hy e Glady Joe ospitano il Circolo della trapunta, formato da un gruppo di donne che mentre lavorano con ago e filo per realizzare la trapunta matrimoniale di Finn, attraverso i racconti delle storie d’amore che hanno plasmato la loro vita, Finn riuscirà a fare la sua scelta con la giusta dose di maturità e saggezza.
Un film tutto al femminile che riguardo sempre con piacere, capace di riscaldarti il cuore e aprirti la mente.
4.NEMICHE AMICHE – 1998
Isabel è una fotografa di moda di New York molto dedita alla carriera e al suo compagno Luke, che ha due figli (Anna e Ben) avuti dal precedente matrimonio. I bambini amano moltissimo il loro padre, ma il rapporto con Isabel vacilla a decollare.
Isabel si trova sempre a dover fare i conti con Jackie, la madre naturale, altissimo termine di paragone e considerata dai due bambini insuperabile in tutto. Jackie ovviamente nutre del risentimento nei confronti di Isabel per averle portato via il marito e per volersi ingraziare i figli per amor suo, ma ben presto dovrà ricredersi sul suo conto.
Un giorno a Jackie viene diagnosticato il cancro, è preoccupata per cosa accadrà ai figli quando lei non ci sarà più. Tra le due scoppiano liti furibonde, ma poi riescono a conoscersi e a diventare perfino amiche.
Un esempio di donne intelligenti che riescono ad andare aldilà di loro stesse per il bene dell’uomo che hanno amato e che amano e soprattutto per il bene dei figli che sono stati il passato per una e saranno il futuro per l’altra.
5. ERIN BROCKOVICH – 2000
Come non ricordare l’eroina più grandiosa degli ultimi decenni. Parlo di Erin Brockovich, nel film che prende il suo nome magistralmente interpretata da Julia Roberts, che racconta la storia di questa donna segretaria precaria di uno studio legale e madre trentenne di tre figli, nubile dopo ben due divorzi che, spinta da curiosità, intraprendenza e un grande desiderio di giustizia, indaga sulla grande compagnia Pacific Gas and Electric Company che pare abbia contaminato le falde acquifere di una cittadina californiana, provocando tumori ai residenti.
Nonostante le mille difficoltà Erin vince la battaglia legale, ottenendo per i 634 querelanti indennizzi per 333 milioni di dollari e un assegno di 2 milioni per sé.
6. MONA LISA SMILE – 2003
Anche in questo film ritroviamo Julia Roberts, qui nei panni di Katherine Watson, un’insegnate di Storia dell’arte che nell’autunno del 1953 arriva nel prestigioso college femminile di Wellesley.
Quasi subito si rende conto che qui quello che realmente conta nella formazione delle alunne è insegnare loro a diventare mogli e madre modello, come la società dell’epoca richiedeva.
Con le sue idee riformiste porterà scompiglio nell’atmosfera ottusa, repressiva e conformista dell’università, insegnando alle sue studentesse come allargare i loro orizzonti per una vita futura che non deve per forza essere circoscritta al ruolo di perfette mogli e padrone di casa.
Una prima pietra nel lungo percorso dell’emancipazione femminile, molto bello!!
7. LA CUSTODE DI MIA SORELLA – 2009
Tratto da un romanzo di Jodi Picoult , il film tratta un tema doloroso e molto difficile.
E’ la storia di Anna che non è malata ma è come se lo fosse. La ragazzina a tredici anni è già stata sottoposta a numerosi interventi chirurgici, trasfusioni e iniezioni in modo che la sorella maggiore Kate possa combattere la leucemia, di fatto è stata concepita con le caratteristiche genetiche per poter essere donatore di midollo per sua sorella.
Fino a questo momento non ha mai messo in discussione il suo ruolo, ma poi comincia a pesarle. Anna stremata dalla situazione prende una decisione durissima che sconvolgerà la vita di tutti i suoi cari: fa causa alla sua famiglia per ottenere l’emancipazione medica .
Fortissime le figure delle due sorelle, ma anche quella della madre, una Cameron Diaz inedita, straziante, ma da vedere!!
8. DUE PARTITE – 2009
In due epoche differenti, il film racconta l’universo femminile, visto attraverso gli occhi di quattro donne (Sofia, Beatrice, Claudia e Gabriella) che negli anni sessanta si incontrano ogni giovedì pomeriggio per giocare a carte e raccontarsi i loro problemi e le loro paure.
Trent’anni dopo le loro figlie si riuniscono dopo la morte di Beatrice che si suicida per una profonda solitudine.
Le donne prima e le donne di oggi, due epoche a confronto. Da un lato emerge il fatto che nonostante la modernità e l’emancipazione, le paure e le angosce dell’essere donna non cambiano con l’epoca, dall’altra le figlie rappresentano il riscatto sociale delle proprie madri.
9. THE HELP – 2011
Altro film esemplare sul razzismo e la discriminazione femminile.
The Help è ambientato a Jackson, Mississippi, nei primi anni Sessanta, dove impervia il razzismo e il perbenismo di facciata delle famiglie del Sud. Tutto viene sconvolto quando una aspirante scrittrice intervista una cameriera che racconta la verità sulle sue esperienze nelle case dei bianchi.
Un film dove le donne sono protagoniste, dove l’aspetto vincente è la coesione del gruppo, basato sulla grande forza delle singole.
10. PHILOMENA – 2013
Una produzione recentissima che per poco non vinceva l’Oscar (a mio parere meritatissimo) per l’interpretazione di Judi Dench.
Il film racconta la storia ambientata nell’Irlanda del 1952 di Philomena Lee. La ragazzina appena adolescente resta incinta, viene cacciata dalla famiglia, viene mandata al convento di Roscrea. Per ripagare le religiose delle cure che le prestano prima e durante il parto, Philomena lavora nella lavanderia del convento e può vedere suo figlio Anthony un’ora sola al giorno. A tre anni Anthony le viene strappato senza darle nemmeno la possibilità di dirgli addio e viene dato in adozione ad una coppia di americani.
Per anni Philomena cercherà di ritrovarlo. Cinquant’anni dopo incontra Martin Sixmith, un disincantato giornalista cui racconta la sua storia. Martin si appassiona alla vicenda e la convince ad accompagnarlo negli Stati Uniti per andare alla ricerca di Anthony.
Altro bellissimo omaggio alla donna!!