97%, un cortometraggio che fa riflettere
Quanto siamo schiavi della tecnologia?
Chi al giorno d’oggi non ha uno smartphone, corredato di applicazioni di ogni genere e qualità, alzi la mano! Giochi, social network, personal trainer e chi più ne ha, più ne metta.
Ci affidiamo totalmente a questi “aggeggi infernali” quando abbiamo un dubbio linguistico, una curiosità su un vip, un vuoto di memoria. Ormai siamo niente senza il nostro telefono…che fa di tutto, ma fa sempre meno telefonate.
Dalle applicazioni installate su un telefono, possiamo quasi tracciare un profilo della persona che le usa. Viviamo in balia delle icone più stilose e avvenenti. Siamo nelle mani dei robot, signori!
Il mercato delle cosiddette app si fa di giorno in giorno più goloso e tentatore. Esiste una app per qualsiasi esigenza e, senza esagerare, anche per trovare la persona della nostra vita, la nostra anima gemella.
Ma siamo davvero diventati schiavi di apparecchi algidi e senza sentimenti come i nostri telefoni? Come è possibile che non riusciamo a fare più niente grazie solo alla nostra iniziativa personale?
97%, come possiamo trovare l’amore della nostra vita oggi
Arriva dall’Olanda un’idea cinematografica che fa riflettere su quello che siamo diventati e quanto la tecnologia possa pilotare le nostre scelte. Anche quando abbiamo la possibilità di staccare il naso dal nostro telefono, non lo facciamo, nemmeno davanti all’incontro della nostra vita.
Si tratta di un cortometraggio un po’ lungimirante, dato che è stato scritto nel 2011 e girato nel 2013. Si intitola 97% e una percentuale dice tutto e non dice niente sul contenuto e soprattutto su come viene affrontata la tematica principale: la nostra dipendenza emotiva dalla tecnologia.
Sicuramente non è molto indietro nel tempo, ma alcune applicazioni che oggi sono tra le più usate e famose per trovare l’amore, come Grindr e Tinder, in teoria ancora non esistevano.
97%, il cortometraggio
Bert, il protagonista, è in metropolitana dopo una giornata di lavoro. Come tutti gli altri passeggeri del treno ha la faccia incollata al suo cellulare che inizia a suonare in modo compulsivo quando la ragazza dei suoi sogni è vicina, deve solo trovarla e aumentare la percentuale della Love Match App dal 97% al 100%, prima che la metro raggiunga il capolinea. Una corsa contro il tempo e lo spazio angusto di un vagone della metropolitana, ignorando tutto e tutti.
Evidentemente, questa nuova chiave di lettura della realtà che ci circonda è stata molto apprezzata dalla critica di tutto il mondo, perché questo film è stato messo in concorso dalla bellezza di 65 festival!
97%, la regia
Ben Brand, il regista del film, ha dichiarato riguardo ai motivi per cui ha girato 97%: “La mia speranza è che il film spinga le persone a guardare anche chi gli sta di fronte, ogni tanto”.
Giovane regista olandese, autore di corti davvero originali, nei suoi lavori la realtà è dura, perché è vera, anche nei suoi film animati, la genialità si presenta in modo crudo così come è. Per questo, se volete, potete dare un’occhiata al sito in cui assistere ad altre mini-proiezioni.
Intanto buona visione!