Addio a Luca Giurato, la moglie rompe il silenzio sulla morte del giornalista: lo straziante racconto
Luca Giurato era caduto un anno fa, ma stava seguendo la riabilitazione, poi l'infarto fulminante
Roma si prepara a dare l’ultimo saluto a Luca Giurato, giornalista e conduttore che ha saputo lasciare un segno indelebile nel cuore di molti. I funerali si terranno venerdì 13 settembre, alle 14.30, nella Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo, luogo dove la città onora coloro che hanno contribuito alla cultura e all’arte del nostro Paese.
Giurato è scomparso improvvisamente ieri, all’età di 84 anni, mentre era in vacanza con la moglie, la giornalista Rai Daniela Vergara, a Santa Marinella. Il mare, il sole e quel clima di fine estate che avrebbe dovuto essere un momento di serenità, si sono trasformati in un incubo. Il cuore di Giurato ha smesso di battere all’improvviso, vittima di un infarto fulminante. La moglie tra le lacrime, ancora incredula per la perdita improvvisa del suo compagno di vita, racconta:
“È stata una cosa improvvisa e del tutto inattesa. Luca era coccolato, tranquillo. Eravamo a casa.”
Giurato, con la sua energia spumeggiante e il suo spirito allegro, riusciva a conquistare chiunque. Vergara lo ha ricordato con parole piene di amore e commozione, svelando anche alcuni dettagli intimi della loro vita insieme. Ha confidato, rivelando come l’irresistibile personalità di Giurato abbia trasformato il suo mondo:
“Quando ci siamo conosciuti, io ero un po’ rigida, irregimentata. Lui ha portato nella mia vita tutti i colori dell’arcobaleno. Era una specie di serpente incantatore, riusciva a farsi perdonare qualsiasi cosa”.
Un anno fa, Giurato aveva subito una brutta caduta, ma con la rieducazione, sembrava stare bene. Questo rende ancor più sconvolgente la sua scomparsa. Anche il cardiologo Furio Colivicchi, presidente dell’Anmco, ha confermato che probabilmente l’infarto ha coinvolto un’ampia area del muscolo cardiaco, causando un decesso rapido e inaspettato.
Luca Giurato ha rappresentato una figura iconica nel panorama televisivo italiano. Con il suo inconfondibile stile, spesso sopra le righe, ma sempre autentico e appassionato, ha saputo avvicinare il pubblico come pochi altri. La sua carriera, costellata da successi e momenti indimenticabili, ha attraversato decenni di storia della televisione italiana. Il giornalista lascia in eredità il ricordo di un uomo capace di far sorridere e, insieme, riflettere.
L’ultimo addio nella Chiesa degli Artisti sarà il momento in cui Roma, e tutto il Paese, saluteranno per l’ultima volta questo “arcobaleno umano”, capace di illuminare anche i giorni più grigi.