Addio allo scrittore americano Philip Roth
Non vinse mai un Premio Nobel per la Letteratura!
l mondo della letteratura e della cultura in generale è in lutto per la morte di Philip Roth. Lo scrittore è morto a Manhattan, stroncato da un infarto che non gli ha permesso di continuare a vivere. Nato nel 1933 a Newark, nel New Jersey, ci ha lasciato in eredità tantissimi libri che ci raccontano del suo approccio non banale alla vita. Insieme a John Upkdike e Saul Bellow è stato uno degli scrittori americani più importanti della seconda metà del secolo scorso. Anche se il Premio Nobel per la Letteratura non gli venne mai assegnato.
Sempre in pole position per poter vincere il prestigioso riconoscimento internazionale, sembra una beffa la sua morte proprio nell’anno in cui l’Accademia ha deciso di non assegnare il Premio Nobel per la Letteratura a causa di una brutta storia di molestie sessuali. Chissà se lo vincerà mai postumo…
Philip Roth è considerato uno degli scrittori statunitensi più importanti della sua generazione, così come uno dei più importanti romanzieri ebrei di lingua inglese. E’ conosciuto particolarmente per Goodbye, Columbus, ma la fama la ottiene con lo scandaloso Lamento di Portnoy. I suoi romanzi, tendenzialmente autobiografici, gli sono valsi moltissimi premi.
Sposato e divorziato per due volte, trascorse del tempo in Gran Bretagna, prima di tornare negli Stati Uniti, dove aveva cominciato a scrivere testi meno autobiografici e più legati alla storia del suo paese e del mondo.
Ateo, con una tradizione ebraica che spesso voleva scrollarsi di dosso, per l’etichetta di “ebreo americano”, era molto legato agli Stati Uniti, ma anche alla sua appartenenza al mondo ebraico, che spesso troviamo nei suoi libri.
Sicuramente ci mancherà la sua penna dissacrante che ha più volte smascherato realtà che sarebbero altrimenti rimaste celate.