Adriano Celentano riscrive a Fabrizio Corona: “Il tuo sciopero della fame è fuori moda”
Tanta vicinanza da parte di amici e colleghi, ora a scrivere di nuovo a Fabrizio Corona è Adriano Celentano: il testo dela lettera
Ormai non si fa altro che parlare di Fabrizio Corona, dai salotti tv alle aule del tribunale, l’ex imprenditore è ormai su tutti i giornali. La mamma ha cercato di fare un appello disperato alla Cassazione che, però, non è ancora servito a nulla.
La stessa signora Gabriella ha spiegato che il figlio è gravemente malato e soffre di disturbi psichiatrici. Chiunque sia andato a fargli visita ha infatti spiegato che l’uomo è visibilmente dimagrito.
Molti amici e fan hanno espresso la loro vicinanza al paparazzo che, però, non può vedere nessuno ricoverato nel reparto di psichiatria all’ospedale Niguarda di Milano.
Tra i tanti personaggi dello spettacolo si era esposto anche Adriano Celentano, il cantante ha cercato di esprimere la sua vicinanza a Fabrizio Corona. Oggi, il Molleggiato, ha pubblicato una seconda lettera sui social molto più enigmatica della prima:
Caro Fabrizio, qualcosa mi dice che è in atto un cambiamento. Un cambiamento che potrebbe riguardare la tua storia e non solo la tua, anche la mia, insomma la storia di tutti: dell’Italia, del mondo. E chi ce lo sta dicendo è quella Signora, sempre un po’ incazzata, che per farci capire il grande valore di un “tenero abbraccio”, non sempre usa modi amichevoli. Se poi si accorge che non manteniamo le DISTANZE diventa anche manesca al punto di UCCIDERE.
Il cantante prosegue poi facendo riferimento alla situazione Covid-19 che stiamo vivendo: “Il suo nome credo sia Pandemia, mi pare, o qualche altra cosa che tradotto significa: diffusione di una batosta mondiale. In un solo anno il Covid ha ucciso 2 milioni e mezzo di persone, di cui centomila solo in Italia. In giro qua e là, si uccidono genitori e poi si buttano al fiume. Mentre altri che non si possono chiamare genitori, non ci pensano un attimo a buttare un loro figlio di appena quattro giorni nell’acqua bollente, ora ricoverato in ospedale con ustioni su tutto il corpo.” Poi si rivolge di nuovo a Corona:
Per cui il tuo sciopero della fame, in un momento come questo è a dir poco fuori moda. E tu, caro Fabrizio, sei troppo intelligente per non sapere che se dovessi morire adesso solo per fare un dispetto a chi, per forza, ha dovuto giudicarti, non gliene fregherebbe niente a nessuno. Quando tu, con la faccia insanguinata, inveendo contro i giudici, hai detto di essere un bravo ragazzo io sono stato il primo a essermene convinto. È vero, tu sei un bravo ragazzo che però ha commesso dei REATI. Con in più l’aggravante di aver sfidato i giudici. Ma io, come ti ho detto, ho un’idea. Firmato L’inesistente.