Al Bano chiude il ristorante: il cantante è in crisi
Il cantante date le difficoltà economiche dettate da questa pandemia decide di tenere l'attività del suo ristorante ancora chiusa
Il lungo periodo di lock-down a causa dell’emergenza Coronavirus ha penalizzato fortemente l’economia italiana, creando innumerevoli disagi. Tra coloro che sono stati duramente colpiti da questa crisi troviamo uno dei volti più amati della scena musicale, parliamo di Al Bano Carrisi. Il cantante ha infatti annunciato di voler chiudere i battenti della sua attività di ristorazione.
Il suo ristorante non riaprirà. La situazione a Cellino San Marco non è altro che un piccolo spaccato di quello che sta accadendo su larga scala in tutto il territorio nazionale. Le serrande sono chiuse, l’economia cristallizzata e il denaro non circola, al punto che tantissimi commercianti sono stati costretti a chiudere i battenti. Al Bano stesso è spesso apparso in TV, negli ultimi periodi, nelle vesti di imprenditore, raccontando il suo approccio e la sua situazione in questo frangente così drammatico.
Non è facile, per un commerciante o un ristoratore, districarsi in un simile calvario. In primis applicare le norme di sicurezza è sicuramente disagevole e dispendioso, per di più la clientela è poca, così come il movimento. Sorge allora l’interrogativo: è conveniente ripartire lentamente o è preferibile attendere che le acque si siano calmate? Proprio in questa grande confusione arriva l’annuncio della scelta di business di Al Bano legata al suo amato ristorante che, tra le sue attività, è quella che sta risentendo maggiormente della grande crisi.
Nonostante il cantante abbia palesato sempre un atteggiamento propositivo alla questione coronavirus, sentendo dentro sé un sentimento di riscatto, lui stesso ha definito più volte la pandemia come una “terza guerra mondiale”.
Effettivamente i danni al sistema economico e alla psicologia in genere sono propriamente paragonabili agli effetti di una guerra. Talmente gravi che Al Bano è stato costretto a prendere questa difficile decisione che, come afferma lui stesso, non avrebbe mai pensato di dover adottate.
Queste le parole del cantante: “Io me ne chiamo fuori sino a quando non saremo del tutto usciti dal tunnel. Per l’estate riaprirà ma sotto forma di cooperativa gestita totalmente dai miei dipendenti, che sono tanti, con una famiglia da mantenere e desiderosi di lavorare. Finché non si troverà un vaccino non mi fido. Per niente”. Affermazioni che hanno shockato non solo i suoi fan, ma anche tutti coloro che operano nello stesso settore