Alessandro Borghi confessa: “ho la Sindrome di Tourette”

Alessandro Borghi ha rilasciato una lunga intervista metendosi a nudo: ecco cosa è emerso sulla vita dell'attore

Alessandro Borghi è uno degli attori più amati in Italia, dopo aver vinto il David di Donatello come miglior attore protagonista per il film Sulla mia pelle, non si è più fermato.

Alessandro Borghi

In quell’occasione, Alessandro Borghi, vestiva i panni di Stefano Cucchi e la sua interpretazione è stata a dir poco perfetta. In molti lo ricordano anche per essere stato co-protagonista in Suburra, serie tv incentrata sulla mafia a Roma.

Ora, l’attore ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera ed ecco cosa è emerso della sua vita, in particolare negli anni dell’adolescenza in cui ha vissuto il bullismo all’ordine del giorno:

Dove sono cresciuto io, era la normalità: arrivavi e dovevi crearti il tuo spazio. Se cercavi di essere amico di chi prendeva 10, i ripetenti ti gonfiavano di botte e, se eri amico dei ripetenti, quelli col 10 non ti parlavano più. Per cavartela, l’unica era essere te stesso. Fino a 16 anni, ho solo preso botte. Tuttora, se vedo uno che tratta male un altro, provo qualcosa di brutto.


Anche lui ha subito dei traumi e si stava facendo trascinare: “ero diventato manesco. Aver cominciato pugilato mi ha salvato perché mi faceva sentire in grado di difendermi. Poi cresci e capisci che invece del pugilato è meglio che cominci a leggere due libri, almeno ti difendi con le parole”.

Inoltre, ha confessato un suo segreto molto intimo, è affatto da un disturbo:

A lungo ho pensato di avere dei tic, invece era Sindrome di Tourette. Sente che ogni tanto ho un respiro strano? Sono spasmi. È una sindrome neurologica, con vari sintomi: io ho gli spasmi o mi soffio sulle dita. Dopo la diagnosi ho smesso di considerarlo un problema, perché almeno adesso so che cosa ho. Quando recito mi passa. Mi sono dato una spiegazione “poetica”: il mio lavoro è mettermi nei panni di un altro; l’altro la Tourette non ce l’ha e quindi, in quel momento, neanch’io.