Amadeus sbotta nella conferenza stampa: “Ora chiedete scusa!”
Il Festival di Sanremo 2021 è ormai finito, tuttavia, Amadeus ha ancora qualcosa da dire in conferenza stampa: le sue parole
Il Festival di Sanremo 2021 è terminato, è stata senz’altro un’edizione particolare, sia per la situazione sia per le classifiche. Il teatro dell’Ariston vuoto ha fatto sicuramente un certo effetto e lo spirito non è stato lo stesso anche per i telespettatori a casa.
Ottimi risultati certo, ma in termini di ascolti è stato un Festival leggermente sottotono. Questa edizione ha però anche dei risvolti positivi: tutto è andato estremamente bene e anche la classifica finale è stata inaspettata.
I vincitori, i Maneskin, hanno sicuramente messo d’accordo tutti ma ora è arrivato il momento di parlare anche per Amadeus: il conduttore in conferenza stampa si scaglia contro coloro che hanno definito la kermesse un flop.
La chiusura così tardi non voleva essere una mancanza di rispetto a nessuno e lo sapete. Anzi, è una mancanza di rispetto quando uno su un giornale titola ‘flop’ quando il pubblico è di 14 milioni di persone. La stessa mai onestà.. dobbiamo essere onesti in due. Io ho fatto 26 canzoni in gara, ho accolto degli ospiti e riconosco che sono arrivato alle 2 di notte. Ripeto che non era fatto per mancare di rispetto a voi. Però se avete percepito questa cosa come una mancanza di rispetto vi chiedo davvero scusa. Purtroppo è andata così.
Poi è arrivata anche la frecciatina finale. Amadeus, non sarà sicuramente il direttore artistico della prossima edizione, ma in qualche modo ha voluto già anticipare qualcosa sul prossimo anno.
L’anno prossimo arriverà qualcuno, chiuderà prima e farà meglio. la stessa onestà la dovete avere voi. Il tuo giornale ha titolato ‘Sanremo 2021 flop’. Allora la stessa onestà nei confronti del pubblico a casa dovete averla e dovreste dire che questo è stato uno dei Sanremo più forti nella storia del Festival. In termini di ascolti è stato tra i più forti. Quindi io chiedo scusa a voi e voi chiedete scusa a me. Così siamo pari”.