Amanda Lear: un incredibile modello di stile e arte nel mondo dello spettacolo
Cantante, attrice, modella, icona: Amanda Lear torna a dare la voce a Edna Mode in Gli Incredibili 2 e ha la stessa ironia di sempre.
Quasi 80 anni e un fascino immutato: non solo perché gli iconici capelli biondi sono sempre gli stessi, il sorriso è smagliante e la voce sensualissima, ma soprattutto perché l’ironia pungente è più in forma che mai. Amanda Lear, cantante, attrice, modella, icona, ha fatto di se stessa un’opera d’arte, conquistando non solo una schiera di fan adoranti sparsi in tutto il mondo, ma anche geni che della bellezza hanno fatto la propria vita, da Dalì a David Bowie.
Icona gay e una delle prime modelle ad aver sapientemente giocato con l’androginia, Amanda Lear è un vulcano, con tempi comici praticamente perfetti. Vestita di rosso e schermata da grandi lenti in tinta, in questi caldi giorni di luglio, Lear ha presentato a Roma, insieme a Bebe Vio, Tiberio Timperi e Orso Maria Guerrini, Gli Incredibili 2, sequel di Gli Incredibili, nelle sale italiane dal 19 settembre.
A 14 anni dal primo capitolo del capolavoro Disney Pixar, Lear torna a prestare la sua voce a Edna Mode, nella versione italiana e francese, stilista con un debole per i supereroi, che ha disegnato le inconfondibili tutine rosse e nere della famiglia di eroi mascherati più amata di sempre.
L’amore per la Disney viene da Dalì
Durante la conferenza stampa del film a Roma, Lear ha confessato che il suo amore per la Disney viene da Salvador Dalì: “Dalì aveva fatto il corto Destino, un film animato di sei minuti, ed era rimasto compito da quell’esperienza: mi raccontava di Disney e quel mondo, attraverso le sue parole, mi sembrava interessante. Ho accettato quindi con gioia di doppiare Edna nel primo film”.
All’inizio però non era convita del personaggio affidatole, che in originale ha la voce del regista Brad Bird:
All’inizio la trovavo bruttissima: ma è molto divertente, è il segreto del suo successo. È ispirata a signore della moda come Anna Wintour. Amo questo personaggio: spero non aspettino altri 14 anni per fare il terzo, altrimenti non ci sarò più!
Abituata al palco e alle passerelle, una volta in sala di doppiaggio ha dovuto mettersi alla prova: “Doppiare è difficile, perché la bocca segue i movimenti della lingua originale, e l’americano è molto diverso dall’italiano, quindi bisogna riscrivere tutti i dialoghi per adattare i tempi. È difficile anche perché sei da solo: lavoro molto a teatro e quindi sono abituata al dialogo, di solito ho un partner che mi dà le battute, invece doppiando sei quasi sempre solo. Però è stato molto stimolante: inoltre non bisogna truccarsi, andavo a registrare in jeans”.
Principesse vs Cattive: Amanda Lear è una villain
Il problema del trucco torna spesso per Lear, che, se dovesse scegliere un superpotere vorrebbe il dono dell’invisibilità: “Perché così non mi vedrebbero e non dovrei truccarmi! Anche se devo dire che già saper camminare sui tacchi a spillo è un superpotere”. E ancora, se le si chiede se preferirebbe essere una principessa Disney o una villain, la scelta è obbligata:
Amo le cattive Disney: se ci fate caso i cattivi sono sempre quelli truccati e vestiti meglio.
“Mi piace molto la regina cattiva di Biancaneve: Biancaneve è carina, ma sta sempre a cucinare e pulire per i Nani! Preferisco Malefica. Anche Edna in un certo senso è un po’ una cattiva”.
Il rapporto con la tecnologia
In Gli Incredibili 2 la tecnologia è uno dei temi centrali, visto che l’antagonista dei protagonisti è L’Ipnotizzaschermi, figura misteriosa che prende il controllo delle persone tramite gli schermi di computer e telefoni: Amanda Lear ha un rapporto molto particolare con pulsanti e simili: “A casa mia ho l’allarme e la password è la mia data di nascita, che però cambio sempre!”.
Non solo riflessioni sul mondo virtuale: nel film si parla molto dell’importanza dell’essere genitori e della necessità di permettere alle donne di realizzarsi anche al di fuori della famiglia, temi che a Lear stanno molto a cuore: “Sono questioni importanti e nuove per i cartoni animati: il padre che rimane a casa e la moglie che invece va in giro, non credo si sia mai visto in un film d’animazione. Disney è molto attenta ai cambiamenti della nostra società”.