Anna Oxa ha denunciato la Rai: ecco perché
Nervi tesi tra la cantante e la Rai per alcune incomprensioni del passato.
Nervi tesi tra la Rai e Anna Oxa. La cantante tramite un post sulla sua pagina Facebook ufficiale ha annunciato la data in cui ci sarà una nuova udienza al Tribunale Civile di Roma per la causa tra lei, la Rai e la società Ballandi che produce la trasmissione Ballando con le stelle.
“Oxarte informa: il 30 Maggio presso il Tribunale civile di Roma ci sarà la prossima udienza…Tra OXA – RAI – BALLANDI” – si legge.
Il tutto accompagnato da un articolo che non c’entra niente con la vicenda giudiziaria intentata dalla Oxa, ma che parlava della vicenda di Dania Mondini giornalista del Tg1 che ha denunciato l’azienda per esser stata costretta a condividere la stanza con un collega diciamo non proprio “educato” a causa dei suoi problemi intestinali.
Ma come mai Anna Oxa si recherà in Tribunale? Tutto è partito nel 2019 quando la cantante ha denunciato l’azienda pubblica e la società che produce lo show Ballando con le Stelle.
“Da quando nel 2013 mi sono fatta male a Ballando con le stelle, la Rai mi ha chiuso le porte, anche se io ho fatto causa solo nel 2019, perché comunque l’ufficio legale bloccava tutte le richieste dei programmi che mi volevano. Questa come la chiamate: non violenza? Ma io sono tranquilla, faccio la mia arte, la gente mi segue lo stesso” – ha detto al Corriere della Sera.
Quindi la Oxa ha denunciato la Rai per il comportamento discriminatorio nei suoi confronti che a detta l’hanno fatta fuori da ogni trasmissione.
La cantante ritiene che lo stop sarebbe avvenuto anche per il Festival di Sanremo dove la sua partecipazione negli ultimi anni è sempre stata osteggiata. L’ultima volta che ha messo piede all’Ariston è stato il 2011 poi buio totale.
La sua partecipazione a Sanremo più sentita secondo Anna Oxa è stata quella del 2006.
“Mi hanno chiesto di andare e ho detto: vengo, se posso portare quello che sono e ho portato una mistura di suoni, vibrazioni, drammaturgia, un mare di umanità, una dimensione che non era più quella della canzone. Però, siccome tanti non si esprimono mai, se c’è uno che si esprime, tutti gli danno addosso”.