Antonino Cannavacciuolo in difesa dei ristoratori: “Non ci meritavamo un nuovo lockdown”
Antonino Cannavacciuolo è contrariato alla prospettiva dei nuovi limiti imposti per la ristorazione
Antonino Cannavacciuolo perora la causa dei ristoratori italiani in una intervista al Corriere della Sera. Da maggio – ha dichiarato – hanno rispettato tutte le leggi, riaperto in sicurezza, distanziato, ridotto i coperti e ora rischiano di dover chiudere di nuovo.
Antonino Cannavacciuolo: progetti bloccati
La prospettiva fa indignare il celebre chef tivù, che oltre al suo ristorante stellato Villa Crespi, in provincia di Novara, si sta adoperando per inaugurare nel suo paese d’origine, Ticciano, un nuovo albergo ristorante. Difatti, i suoi progetti sono fermi, ma gli viene quasi da ridere: la frazione di Ticciano è l’unico posto già in quarantena.
Futuro nebuloso
Contattato dal Corriere, Antonino Cannavacciuolo si esprime sui recenti avvenimenti. A questo punto – ha dichiarato – non è nemmeno dato sapere quale sia il punto d’arrivo. Ma prenderanno, al solito, le misure. Nel frattempo già da prima, anche per infondere senso di sicurezza ai clienti, non fanno più i tavoli da otto e quelli da quattro li hanno portati a due.
Alla domanda sul perché si siano ridotti così, il partenopeo ha la propria chiave di lettura. Nel corso di quest’estate hanno tenuto banco feste ovunque, barche piene. Insomma, si è fatta la bella vita. E i ristoratori che hanno adempiuto alle normative adesso corrono ancora il rischio chiusura. Era fondamentale evitare di adagiarsi troppo sugli allori.
Lavoro straordinario sprecato
D’altra parte l’Italia ha fatto un lavoro straordinario per mesi. Invece, all’estero, dove non hanno mai chiuso o hanno aperto troppo presto, versano in condizioni peggiori. Un vantaggio che non bisognava sprecare.
Antonino Cannavacciuolo: al via la nuova edizione di Antonino Chef Academy
Martedì partirà una nuova edizione di Antonino Chef Academy. Il vincitore otterrà un posto nella squadra del ristorante di Villa Crespi. Il campione uscente, Davide Marzullo, si è guadagnato una postazione lavorativa importante, alle cotture. Tra un po’ di anni – ha concluso Antonino – potrebbe aprire un locale con tutti i vincitori dell’Academy in brigata.