“Attaccato mentre portavo il cane fuori” Dramma per l’amatissimo atleta italiano: ha voluto avvisare tutti su quello che è successo

Bartolini ha denunciato quanto si senta poco protetto, sottolineando l'insicurezza percepita in una grande città come Milano

Non capita di rado che celebrità, personaggi dello spettacolo e dello sport diventino vittime di rapinatori e ladri di ogni sorta. La fama di alcune di queste celebrità è “un invito a cena” per ogni malintenzionato. In questo caso, siamo davanti a un tentativo di rapina per fortuna non riuscito ma che si è consumato con un’aggressione ai danni del malcapitato Nicola Bartolini.

Nicola Bartolini

Vivere a Milano nel 2024 sembra essere diventato un motivo di ansia per molti, a prescindere dall’età o dal genere. Il timore di essere aggrediti, a detta di alcune persone vittime di esperienze molto negative, sarebbe una costante quotidiana.

Nicola Bartolini

L’esperienza del ginnasta sardo Nicola Bartolini, campione mondiale di corpo libero, ne è un triste esempio. Una conferma di quello che sta crescendo nelle grandi città, dei fenomeni che si fatica a gestire.

L’atleta ha condiviso sui social il racconto di un tentativo di rapina subito proprio sotto casa. Nelle immagini pubblicate sui social, l’atleta mostra i segni della violenta colluttazione: un bernoccolo sulla testa e graffi sulla mano, dopo i quali avrebbe reagito. Dall’aggressione, infatti, sembrerebbe che abbia avuto la peggio proprio il rapinatore.

“Milano è una città spaventosa. Sono stato attaccato alle 20 mentre portavo il cane a fare i bisogni. Purtroppo per il ladro, invece di rubarmi il cellulare, si è beccato una serie di pugni in faccia”, si legge nel messaggio condiviso sui social dal ginnasta.

Nicola Bartolini

Bartolini ha aggiunto quanto si senta poco protetto, sottolineando l’insicurezza percepita in una grande città, come Milano, quella in cui vive da tempo. La denuncia del ginnasta è quella di una sensazione di protezione pressoché assente in quella che è definita una “giungla urbana”, una città dove “ogni giorno accadono episodi di violenza”. La riflessione di Bartolini intorno all’interrogativo di uno stesso fatto violento, ma “capitato a una donna o a una persona più vulnerabile”, mette semplicemente i brividi. “Mi sento fortunato per aver ricevuto solo un pugno in testa, il mio aggressore è stato decisamente più sfortunato”.