Attacco di panico e ricovero per Eva Henger
Attimi di paura per l'ex attrice del cinema a luci rosse Eva Henger: un attacco di panico, poi il ricovero in ospedale
Momenti di incredibile paura per Eva Henger. L’ex star del cinema a luci rosse, qualche giorno fa, è stata vittima di un attacco di panico che l’ha costretta ad una corsa e ad un ricovero in ospedale. Lei ha raccontato questa brutta esperienza al settimanale Oggi. Un’esperienza vissuta con suo marito Massimiliano e sua figlia Jennifer al fianco, ma senza l’altra figlia, Mercedesz, con la quale è in rotta da qualche tempo.
Sono diversi gli episodi che sono capitati ad Eva nel corso della sua vita, che hanno sicuramente contribuito a questo suo malessere. Anni fa, ad esempio, l’ex attrice hard ha dovuto affrontare la scomparsa di suo marito, Riccardo Schicchi. Una malattia ha portato via il regista ed Eva ha vissuto tutta la sua battaglia e la sua morte da vicino, rimanendo profondamente segnata.
Poi Eva è andata avanti. Ha conosciuto Massimiliano Caroletti e si è sposata per una seconda volta.
Qualche giorno fa, un altro episodio che ha messo a dura prova l’animo di Eva Henger. Mentre andava in aeroporto, il suo autista Janosh ha avuto un malore. In auto con lui c’era soltanto Eva e lei ha dovuto letteralmente assistere alla sua morte.
Gli incubi di Eva Henger e l’attacco di panico
E’ stato terribile. Appena chiudevo gli occhi rivedevo la scena, sentendomi impotente. Una mattina sono crollata. Ho iniziato a sentire il cuore battere, soffro di extra-sistole, poi ho cominciato ad avere un dolore fortissimo al petto e ad avere difficoltà di respiro. Ho iniziato a tossire e mi sentivo svenire. Ho pensato che mi stesse accadendo quello che era accaduto a Janosh. Ero convinta di morire e a quel punto mio marito mi ha portata in ospedale!
In ospedale, per Eva Henger è iniziato un calvario durato diverse ore. Si è ripresa soltanto dopo molto riposo e alcune medicine fornite dai medici.
I giornalisti di Oggi, hanno chiesto ad Eva se Mercedesz, la sua prima figlia, si fosse fatta sentire in questo momento difficile.
Non mi ha cercato, ma io ci sono e ci sarò sempre per lei. E’ mia figlia, se avesse bisogno di me sa dove trovarmi!