Aurora Ramazzotti e Michelle Hunziker, la foto sulla Scala dei Turchi scatena l’ira del web
Aurora Ramazzotti e Michelle Hunziker in vacanza in Sicilia sono al centro delle polemiche per uno scatto sulla Scala dei Turchi: il motivo
Non c’è pace per le splendide Aurora Ramazzotti e Michelle Hunziker. La coppia di mamma e figlia sta trascorrendo queste ultime giornate di Agosto in Sicilia e proprio uno scatto sulla famosissima Scala dei Turchi ha generato l’ira del web. Il motivo? La scalinata è zona vietata e sotto sequestro.
La showgirl Svizzera e la figlia hanno ricevuto una marea di commenti che sotto le loro foto, Gli utenti questa volta sembrano essere davvero arrabbiati. Ecco alcuni dei tanti commenti: “Scusatemi, ma non è chiusa la scala dei turchi? Cosa fa la Santa Moneta”, e ancora: “Dovrebbe essere proibito salire lì..o sbaglio?”, “In teoria è vietato salire al momento”, “Multa”, “Io sapevo che nn si può salire lì sopra perché voi sì?”.
Aurora Ramazzotti e Michelle Hunziker si difendono
Dopo le innumerevoli polemiche la coppia mamma e figlia ha registrato alcune Stories sul profilo di Aurora spiegando di non aver commesso nessun illecito. Come si può anche vedere nel video sopra, la giovane spiega:
Io e mia madre abbiamo fatto una foto sulla Scala dei Turchi e già impazza la polemica, non abbiamo infranto nessuna legge eravamo fuori dalla zona recintata, tranquilli non abbiamo commesso nessun reato penale.
E a confermare la versione della ragazza è stato anche il marinaio che le ha portate fin laggiù in barca. Ora però sembra che la Capitaneria di Porto ha aperto un fascicolo e avviato degli accertamenti per andare a fondo a questa storia e capire se effettivamente le due abbiano commesso un illecito.
La Scala dei Turchi è sotto sequestro
È sicuramente uno dei luoghi più belli della Sicilia, ma la Scala dei Turchi è sotto sequestro dal 27 febbraio. La Capitaneria di Porto Empedocle ha sigillato l’area e il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio ha confermato il sequestro.
Sul registro degli indagati c’è Ferdinando Sciabbà a cui è contestato il reato di occupazione del demanio pubblico. Al catasto l’uomo è il proprietario di quel pezzo di costa.