Ballerina: una storia di passione e di riscatto che vi farà sognare!
Oltre il film: storie vere di donne che hanno cambiato la loro storia e hanno realizzato i loro sogni
Ballerina è il film di animazione dell’anno. La sua produzione ha richiesto ben tre anni di lavoro per ottenere una storia e un prodotto cinematografico che farà sognare bambini e adulti.
La storia è quella di Félicie è una piccola orfana della Bretagna ed ha un’unica grande passione: la danza. Insieme al suo migliore amico Victor, che sogna di diventare un inventore, studia un piano folle per fuggire dall’orfanotrofio dove vive e andare a Parigi.
Qui la piccola protagonista dovrà superare i propri limiti e gli ostacoli che incontrerà sulla sua strada per realizzare il suo sogno di diventare la prima ballerina dell’Opera di Parigi.
La sua è una bellissima storia di riscatto, dove, grazie alla tenacia, alla passione e al sacrificio, una ragazza di umile estrazione sociale, senza alcuna evidente possibilità di vita migliore, riesce a realizzare un sogno riservato a pochi.
Ma il mondo reale ci insegna che la storia di Félicie non è surreale, anzi, sono molteplici le storie di donne che sono riuscite a sfondare e a lasciare un segno nella storia per aver creduto nel loro talento e aver lottato con tutte le loro forze contro contesti avversi e spietati.
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Ecco le storie di cinque donne che ce l’hanno fatta:
Edith Piaf
Una delle voci più importanti di Francia e del mondo intero, interprete della celebre Le vie en rose, ha avuto una vita tutt’altro che rosa. Figlia di genitori dalle origini molto umili, fu abbandonata dopo la nascita alla nonna che gestiva un bordello che l’ha cresciuta. Ripresi i rapporti con il padre, artista di strada circense, cominciò a cantare per strada per guadagnarsi da vivere e fu proprio lì, davanti ad un lussuoso ristorante del centro di Parigi che un produttore l’ha notata e l’ha lanciata nel mondo della musica.
La scena musicale degli anni ’30 fu dominata dalla voce e dal talento di Edith Piaf che, nonostante i gravi problemi di salute e personali (la morte del suo grande amore in incidente aereo e della sua unica figlia per meningite), non ha mai smesso di cantare, nemmeno alla fine, quando la malattia e la durezza della vita l’aveva martoriata nel fisico e nell’animo.
Amelia Earhart
Siamo alla fine degli anni ’20, un periodo storico difficile per le donne che non avevano alcun diritto civile e politico. In questo contesto così ostico e ostile nei confronti del sesso femminile, una donna di nome Amelia decide di lottare contro il vento e di realizzare il suo sogno: essere la prima donna aviatrice ad attraversare l’Atlantico in solitaria. La Earhart riceverà molti riconoscimenti anche da parte dei uomini più influenti dell’epoca e diventerà una delle donne simbolo della storia.
Madonna
Avreste mai detto che Madonna avesse un passato difficile? All’età di cinque anni perde la madre che muore a soli 30 anni per un tumore al seno. Subito dopo il padre sposa la baby sitter che delega alla bambina tutte le faccende di casa.
Una volta maggiorenne ottiene una borsa di studio per la prestigiosa accademia di Arte e spettacolo di New York dove, per sbarcare il lunario, fa lavoretti di tutti i tipi: dalla modella di nudo alla cameriera di fast food.
Madonna ha raccontato che questo periodo della sua vita è segnato anche da un gravissimo episodio di stupro da parte di alcuni ragazzi.
Ciò nonostante la sua voglia di sfondare la fa andare avanti e per il suo cammino artistico e oggi è una delle regine incontrastate della scena musicale mondiale.
J.K. Rowling
Un’altra storia incredibile è quella della famosissima autrice di Harry Potter. Di fatto la Rowling ha raccontato più volte di aver vissuto un periodo difficile dopo la morte della madre, causata dalla sclerosi multipla, nel 1990. In quel periodo decise di trasferirsi a Porto, in Portogallo, per lavorare come insegnante di inglese; sposò un portoghese ed ebbe una figlia, Jessica, nel 1993. Il matrimonio non funzionò e Rowling andò a vivere a Edimburgo dalla sorella. La sua situazione era complicata: era una madre single senza un lavoro che sopravviveva solo grazie ai sussidi di disoccupazione. In quel periodo le venne diagnosticata anche la depressione, ma la sua voglia di riscatto e il suo talento la portarono a decidere di scrivere una storia, quella di Harry Potter che conosciamo tutti e che, come ha raccontato lei stessa, ha scritto nei bar perché la figlia si addormentava più facilmente dopo una passeggiata all’aperto.
Misty Copeland
Perfettamente in tema con la protagonista di Ballerina, la storia della Copeland è un esempio vivente che se si crede fortemente nelle proprie capacità tutto è possibile.
Le dicevano che non aveva i piedi giusti per stare sulle punte, che era eccessivamente muscolosa e aveva il petto troppo largo, praticamente era un corpo sbagliato per il balletto classico. Eppure lei non si è persa d’animo, ha creduto nel suo talento ed è riuscita a diventare la terza afroamericana solista del prestigioso American Ballet Theatre. Misty Copeland che oggi ha 33 anni, un fisico atletico capace di emanare grazia e forza allo stesso tempo, ha costruito la sua immagine proprio sulle difficoltà dovute al colore della pelle e al suo corpo fuori dai canoni ed è diventata un fenomeno mediatico, un idolo per le donne afroamericane e quelle più disagiate.
L’edizione italiana di Ballerina vede delle collaborazioni prestigiose come quelle con Sabrina Ferilli, Eleonora Abbagnato e Federico Russo che hanno dato la voce ad alcuni personaggi e quella con Francesca Michielin che ha interpretato la canzone della colonna sonora del film “Tu sei una favola”.
Un film per sognare e per non smettere mai di credere di potercela fare!!