Bebe Vio, un’infezione ha rischiato di ucciderla
Le parole della campionessa: "L'infezione mi stava mangiando"
Bebe Vio è stata ospite della trasmissione di Rai 3 Che Tempo Che Fa, condotta da Fabio Fazio. La campionessa si è messa a nudo raccontando non solo le gioie della sua vita ma anche i difficili momenti che è stata costretta a trascorrere. Tra questi, la campionessa ha rivelato l’infezione che l’ha colpita lo scorso aprile e che ha messo a rischio la sua vita.
Medaglia d’oro alle ultime olimpiadi paralimpiche a Tokyo, Bebe Vio si è raccontata a Che Tempo Che Fa, andato in onda domenica 10 ottobre. L’intervista rilasciata dalla campionessa ha tenuto incollati allo schermo numerosi telespettatori. In studio a sostenerla, invece, c’era tutta la sua famiglia.
Dopo aver mandato in onda un filmato che ha riassunto in pochi minuti la vita della campionessa, il padrone di casa non ha potuto fare a meno di notare le lacrime della mamma di Bebe, la signora Maria Teresa. Dopo averlo fatto notare alla campionessa, Bebe Vio ha dichiarato:
Mamma piange sempre.
Non è tardata ad arrivare la risposta del conduttore che, ironicamente, ha rivolto queste parole alla signora Maria Teresa:
Questa è un’altra trasmissione, noi ridiamo. Mi spiace deluderla.
Al conduttore Fabio Fazio la campionessa ha raccontato le avventure di questa ultime estate.
Dopo aver raccontato le sue avventure estive, la campionessa ha rilasciato dichiarazioni riguardo la brutta infezione che l’ha colpita lo scorso aprile e a causa della quale ha rischiato di perdere la vita. Queste sono state le parole del racconto della campionessa:
È stato un periodo tosto, più che altro perché non me lo aspettavo. Ero riuscita a vivere bene anche la pandemia perché per la prima volta dopo tanto tempo, la famiglia era riunita a casa. Andava tutto bene, poi a settembre mi sono infortunata. In ospedale ho preso lo Stafilococco […] Non pensavo fosse così grave, la stavo sottovalutando. Ho fatto le cure per debellare l’infezione, che mi stava mangiando tutto. In quel momento ero la prima a non crederci, ma mi hanno tirata su.