Buon Compleanno Matt Damon!
Una bella famiglia allargata e una carriera con numerosi film di successo: Matt Damon compie 46 anni
Innamorarsi di Matt Damon è davvero semplicissimo. Non solo perché è un bel ragazzo, senza essere una bomba sexy, ma per quel suo modo “normale” che lo rende un tipo “arrivabile”. È solo una sensazione, probabilmente fa parte del personaggio pubblico che si è costruito per proteggere la sua privacy, ma Damon sembra un uomo fuori dal comune. Legatissimo alla sua famiglia, di talento, dannatamente ricco e famoso. Insomma, è troppo bello per essere vero.
Bigodino augura all’attore “Buon Compleanno”, proprio oggi, 8 ottobre, giorno in cui spegne ben 46 candeline. Prima di raggiungere il successo, è stato un figlio modello. Papà banchiere, mamma professoressa di pedagogia, ha sempre avuto ottimi risultati a scuola, tanto da essere ammesso all’università di Harvard. È proprio durante il periodo universitario che scrive il suo famosissimo film Will Hunting, a quattro mani con Ben Affleck. I due amici si sono aggiudicati l’Oscar per la miglior sceneggiatura e Damon ha ottenuto anche una nomination come miglior attore.
È anche grazie a questa esperienza che comprende quale sia la sua strada e decide di abbandonare l’università per dedicarsi completamente al cinema. Lascia Boston per raggiungere Ben a New York: “E’ un compagno di lavoro, oltre che di vita. Abbiamo una casa di produzione, la LivePlanet, che si occupa di programmi tv e documentari attenti ai temi ambientali».
Ben Affleck è il suo amico d’infanzia. Infatti si conoscono all’età di 10 anni, vivevano a due isolati e hanno frequentato il liceo insieme, durante cui non hanno perso una recita scolastica per esibirsi come novelli attori.
In occasione del matrimonio di Affleck, Matt ha regalato all’amico un assegno con una cifra molto importante ma sconosciuta. Come mai? Tutta colpa di una scommessa che avevano fatto in passato su chi si sarebbe sposato per primo. Ha vinto per pochi mesi Ben (giugno 2005), perché Matt ha detto sì alla sua Luciana a dicembre dello stesso anno.
Damon conosce Luciana Barroso nel 2002 mentre stava girando la commedia Fratelli per la pelle: lei era una sua fan sfegatata e faceva la cameriera. Insieme hanno avuto 3 bambine e l’attore ha deciso di fare da padre anche ad Alexia, la figlia che Luciana ha avuto da una precedente relazione. Un matrimonio riuscitissimo.
“Sono fortunato ad averla incontrata. Credo che il matrimonio sia così difficile solo perché è davvero dura trovare una partner che abbia tutto quel che cerchi. Quando ci pensi oggettivamente, è un’idea che sembra folle. Per cui non è tanto che mi piaccia il matrimonio in generale, ma mi piace un sacco essere sposato con lei. La differenza sta lì. E che abbia avuto fortuna è poco ma sicuro”.
È un papà presente e affettuoso.
“Sono un privilegiato, perché ci sono dei lunghi periodi in cui non lavoro e posso stare con la famiglia tutto il tempo che voglio. Per la maggior parte degli uomini non funziona così”. È per loro che ha deciso di trasferirsi a New York dove possono “girare per strada, guardarsi intorno e capire che nel mondo non tutti parlano la stessa lingua, credono nello stesso Dio o vivono nelle stesse condizioni economiche agiate”.
E proprio per una delle sue figlie ha accettato di doppiare la pellicola d’animazione Happy Feet 2. A rivelarlo è stato il produttore del film Bill Miller: “Damon ci ha raccontato che non aveva neppure aperto la sceneggiatura che la figlia gli ha detto ‘Papà, devi farlo!’. Davvero Matt non ha avuto scelta”.
Tra i successi più importanti della sua carriera, ci sono “L’uomo della pioggia” (The Rainmaker) tratto dall’omonimo romanzo di John Grisham, “Salvate il soldato Ryan“, “Il talento di Mr. Ripley“, la trilogia di di Steven Soderbergh “Ocean’s Eleven” (2001), “Ocean’s Twelve” (2004) e “Ocean’s Thirteen” (2007), i 3 film in cui veste i panni della spia killer Jason Bourne e “Invictus“, per cui viene nominato agli Oscar.
Difetti? Si dice sia una tipo molto nervoso quando lavora a un nuovo film. “Più che altro sono ansioso, soprattutto se non ho mai incontrato prima i miei colleghi. Sul set funziona un po’ come il primo giorno a scuola, quando ti ritrovi in una classe dove non conosci nessuno. Senza contare che di solito i registi chiedono a noi attori di girare subito le scene più impegnative e questo crea spesso delle situazioni imbarazzanti”
Paure? È letteralmente terrorizzato dai serpenti. Lo ha svelto Scarlett Johansson, sua partner nel film La mia vita è uno zoo. Sembra essere arrivato persino a “piangere come un bambino” quando alcuni serpenti sono stati lasciati in libertà sul set.
Foto Crediti: alsiasi.com; huffPost; wallpapersdsc.net