Carolyn Smith durissima con Martina Miliddi: “16 anni di danza..”
Carolyn Smith rompe il silenzio e spiega cosa pensa di Martina Miliddi: il commento verso la ballerina è lapidario
Alessandra Celentano è sicuramente l’insegnate più severa con i ragazzi di Amici di Maria De Filippi, ma la professoressa trova il sostegno di altri volti noti della danza tra queste Carolyn Smith.
Già qualche giorno fa, la giudice di Ballando con le Stelle aveva espresso il suo sostegno all’insegnate di danza classica: le due donne condividono senz’altro il metodo di insegnamento e sono d’accordo sul fatto che gli allievi non vanno “presi in giro”.
Tra le ballerine più chiacchierate di questa edizione del talent show ci sono sicuramente Rosa di Grazia e Martina Miliddi: la prima è uscita dal serale, mentre la seconda si è esibita proprio ieri sera.
A lanciare il guanto di sfida è stata Alessandra Celentano che ha mostrato come la sua allieva, Serena, sia in grado di ballare anche uno stile di danza che non le appartiene. Dopo la sfida, Carolyn Smith ha lasciato un commento sul profilo Instagram del talent show e ha scritto:
Sto ancora riflettendo sui vari giudizi che ho sentito stasera. Non voglio offendere per nessun motivo, ma una che ha studiato anni i latini e fa un ballo talmente basilare, con tutti gli errori tecnici e fuori ritmo e tempo in vari punti che anche un inesperto poteva vedere!
Arrivano poi anche i giudizi tecnici, la ballerina britannica non ha dubbi su chi possa o meno fare e insegnare i latini nella scuola di Amici che, a sua detta, negli ultimi tempi su questo stile di danza ha perso qualità:
E vogliamo parlare dei piedi di Martina? In confronto Serena, che non ha mai fatto i latini, con una tecnica superiore e una classe superiore indiscutibili. Certo, i tempi non sono sempre stati tutti rispettati, ma è comprensibile e perdonabile. Sempre sottovalutato i latini veri qui in trasmissione. Peccato perché avete l’eccellenza nello studio ora con Umberto e Francesca Tocca e nel passato con Natalia Titova e Nancy Berti. Cultura a 360 gradi.