Charlene Wittstock torna a parlare dopo l’operazione in Sudafrica: le sue parole in un audio
Charlene Wittstock torna a parlare dopo l'intervento, le sue prime parole sono per i figli
Nel corso delle ultime ore sono iniziate ad arrivare notizie riguardo Charlene Wittstock. La principessa si trova attualmente in Sudafrica a causa di un infezione che l’ha colpita nel mese di Marzo del 2021. Dopo un lungo periodo di silenzio ora la donna torna a parlare. Scopriamo insieme le sue parole.
Charlene Wittstock si fa risentire dopo un lungo di periodo di silenzio. Di recente la principessa lontana da Monaco ha subito un’operazione delicata in Sudafrica e adesso è tornata ad aggiornare i media sul suo stato di salute. Senza alcuna ombra di dubbio le sue prime parole sono per i suoi figli.
A causa di un’infezione che l’ha colpita nel mese di Marzo 2021, Charlene Wittstock si trova attualmente in Sudafrica ed ha subito la terza operazione in anestesia totale. Dopo un lungo periodo di silenzio, la principessa lontana da Monaco torna a far sentire la sua voce e lo fa soprattutto per i suoi figli.
L’ultima volta che Charlene Wittstock ha rivisto i suoi figli, Jaqui e Bella così come li chiama lei, risale alla fine di agosto. Qualche mese fa, il principe Alberto aveva previsto il ritorno di sua moglie per la fine di ottobre ma la donna sta davvero male ed è costretta a trattenersi.
Di recente Charlene Wittstock ha deciso di aprire il suo cuore in un’intervista postata sui suoi profilo social. La principessa ha parlato principalmente della sua famiglia e di quanto le manca. Queste sono state le sue parole:
Sono impaziente di rientrare a casa per rivederli.
Non è tutto. L’ex nuotatrice ha anche lanciato un forte messaggio per tutte le mamme che sono costrette a stare lontano dai loro figli. Lei stessa ha affermato di comprendere solo adesso cosa si prova davvero a non poter vedere i propri bambini. In seguito si è spostata sul tema dell’ambiente ed ha annunciato che presto si rimetterà a lavoro:
Tornerò e continuerò il lavoro che ho iniziato qui, come ho già fatto in molti Paesi del continente e in Sudafrica. Conservare, preservare, restaurare ed educare, questo è ciò su cui si basa la mia Fondazione.