Che fine hanno fatto le Las Ketchup, quelle del tormentone Aserejé del 2002?
Fecero ballare tutto il mondo nel 2002 con la loro Aserejé e poi sparirono nel nulla. Che fine hanno fatto le sorelle Las Ketchup? Scopritelo con noi
Poche canzoni hanno fatto ballare e canticchiare il mondo intero come Aserejé delle Las Ketchup, e tutt’oggi, a quasi 20 anni da quell’estate del 2002, se iniziano le sue note in automatico partono braccia, gambe e movimenti di bacino.
Un successo da vocabolario
Per definizione un tormentone estivo è una canzoncina leggera dalla melodia orecchiabile, con un testo più semplice del semplice e un ritmo ballabile: in pratica la descrizione, punto per punto, di Aserejé.
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Nata dall’idea del cantante e produttore Manuel Queco Ruiz, grazie anche a un video che sprizza estate da tutti i pori e al semplice ballettino replicabile da tutti, questa canzone lancia il trio di ragazze, poco più che ventenni, in vetta a tutte le classifiche mondiali, facendo pensare subito all’inizio di una sfavillante carriera.
Le figlie del Pomodoro
Partite in tre, per poi diventare quattro col secondo album, Pilar, Lucia, Lola e Rocio sono le figlie del famosissimo chitarrista di flamenco Juan El Tomate Muñoz, e proprio per onorare il soprannome del padre, Il Pomodoro, decidono di chiamarsi Las Ketchup e di intitolare il primo album Hijas del Tomate (Le figlie di El Tomate).
Ma nonostante la dedica familiare e il boom planetario di Aserejé, il disco non ha grande successo e la casa discografica decide di pubblicare il loro secondo album, Un Blodymary (del 2006), soltanto in Spagna.
Per colpa di chi
Pur apparendo all’Eurovision e a San Remo 2004, cantando con Danny Losito la canzone Single, le (di nuovo tornate tre) Las Ketchup iniziano a dedicarsi di più alle loro vite, tra figli più o meno piccoli (Pilar e Lucia due, Lola uno) e il ritorno agli studi.
Ormai felicemente serene e lontane dai ritmi sfrenetici del 2002 in cui il successo planetario della loro hit le ha portate in giro per il mondo in una folle corsa, nemmeno le polemiche sui motivi del loro insuccesso le scalfisce più di tanto, e se da un lato Manuel Queco stesso le accusa di aver avuto scarso impegno, la famiglia Muñoz sottolinea, invece, come l’etichetta abbia lanciato solo Aserejé.
La canzone infinita
Come in una storia infinita, le tre sorelle, ormai 40enni, pur avendo all’attivo solo due album, non hanno mai effettivamente smesso di esibirsi in pubblico, ancora trascinate, a 20 anni dal debutto, dal ritornello senza senso della loro Aserejé (che è il testo di Rapper’s Delight degli Sugarhill Gang cantato da uno che non sa l’inglese).
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E mentre il mondo si ferma loro hanno già programmato le date per il tour 2020, sempre pronte a far ballare le folle di tutte le età e lingue, perché il loro è il tormentone più tormentone di tutti i tormentoni.