Cher: Do you Believe in Goddess of Pop

Dagli esordi fino al ritorno grazie a Mamma Mia: Ci Risiamo, Cher ancora sulla cresta dell'onda.

Ben cinquant’anni di carriera, svariati premi, tra cui un Oscar, e la voglia di continuare a mettersi in gioco. Cher torna alla ribalta grazie alla sua partecipazione di Mamma Mia: Ci Risiamo e mette in cantiere dei nuovi progetti musicali. Ma chi si nasconde dietro l’iconica Dea della Pop?

Cherilyn Sarkisan LaPierre nasce ad El Centro in California il 20 Maggio 1946, da John Sarkisian, camionista armeno e Jakie Jean Crouch in arte Georgina Holt, modella di origini irlandesi, francesi ed inglesi. I genitori divorziano e proprio in quel periodo, madre e figlia, hanno enormi problemi economici, Georgina si risposa diverse volte e da una di queste unioni nasce Georgianne, sorella di Cher. Successivamente entrambe le bimbe vengono adottate dal successivo marito della madre, il banchiere Gilbert LaPierre di cui acquisiscono il secondo cognome.

Grazie ai soldi guadagnati dalla mdre, Cher, inizia a frequentare un corso di recitazione, per aiutare la sua carriera. A soli sedici anni, a causa di una grave forma di dislessia, è costretta a lasciare la scuola, ma è proprio in questo periodo che farà un incontro destinato a cambiarle la vita: Salvatore Bono in arte Sonny.

Sonny & Cher e gli esordi da solista

Nel novembre del 1962 Cher incontra, all’età di sedici anni, Salvatore Bono (che all’epoca aveva 27 anni) in un bar e i due diventano ben presto amici. Dopo un po’ di tempo la coppia va a convivere all’insaputa della madre della cantante. Cher segue Sonny agli studi Gold Star Studios e durante una registrazione viene scelta per sostituire una corista, e la sua voce viene subito notata da Phil Spector che la inserirà come corista di alcuni brani di successo del periodo. Cher con lo pseudonimo di Bonnie Jo Masonincide “Ringo, I Love You“, inno pro-Beatles che a causa di una certa ambiguità sessuale dal punto di vista canoro, non riceve alcun riscontro radiofonico. Il suo primo singolo, “Dream Baby“, pubblicato sotto il nome di Cherilyn, viene passato nelle radio durante il 1964.

Nel 1967 il duo sbarca in Italia per partecipare al Festival di Sanremo. La cantante si presenta nella gara canora in coppia con Nico Fidenco, presentando la ballata “Ma piano (per non svegliarmi)“; la canzone, però, viene estromessa dalla gara per decisione della giuria; la stessa sorte tocca al “Cammino di ogni speranza“, canzone cantata in coppia con Sonny. Nel frattempo, Bono continua a scrivere canzoni, che verranno incise dal duo sotto lo pseudonimo di Caesar & Cleo nell’album Baby Don’t Go. L’album contiene anche “Baby Don’t Go“, pubblicato da Bono e Cher con il nome Sonny & Cher, e che raggiunge la Top 10 nella classifica americana. Nell’agosto del 1965, Sonny & Cher realizzano il loro album di debutto, Look at Us. Il primo singolo estratto dall’album “I Got You Babe” entra al numero uno della classifica inglese, scavalcando nomi quali Rolling Stones e Beatles. Lo stesso avviene qualche settimana più tardi in America.

Cher è pronta per lanciare una sua carriera da solista: incide All I Really Want to Do, album che raggiunge la posizione 16 di Billboard e che resta in classifica per circa sei mesi. Nel 1966, Cher incide il suo secondo album The Sonny Side of Chér da cui viene estratto uno dei più grandi successi di quel periodo, Bang Bang (My Baby Shot Me Down) la canzone ebbe successo in tutto il mondo e anche in Italia dove venne riadattata per molti cantanti italiani tra cui Dalida. Sempre durante il 1966 Cher pubblica un altro album, chiamato semplicemente Chér anche se l’album non raggiunge il successo dei due precedenti.

Nel 1967 “The Beat Goes On” raggiunge la posizione 6 della classifica Billboard, ma l’album In Case You’re In Love, in cui è contenuto il brano, fallisce nella Top 40. La moda musicale in quel periodo sta cambiando: subentrano nuovi strumenti e nuove mode, come ad esempio l’amore libero, l’uso di droghe e di alcolici. Sonny & Cher, contro qualsiasi forma di droga, restano in disparte a guardare il cambiamento perché Bono non è in grado di scrivere canzoni che stiano al passo coi tempi, per riportare la coppia al successo, il cantante investe nel film Good Times, che si rivela un insuccesso; per promuovere ulteriormente il film la coppia registra anche una colonna sonora.

Nel 1969, Bono scrive e produce appositamente per Cher, il film Chastity, per introdurla come attrice. Il film diretto da Alessio de Paola, si rivela un flop. Il progetto più ambizioso degli anni sessanta di Cher come solista, 3614 Jackson Highway, uscito nel 1969, si rivela un altro insuccesso dal punto di vista commerciale. Nello stesso anno, il 4 marzo, Cher da alla luce Chastity Bono che negli anno duemila cambierà sesso per diventare Chaz.

The Sonny & Cher Comedy Hour e il divorzio

Il 1970 è segnato dall’esordio televisivo della coppia Sonny & Cher. La loro avventura sul piccolo schermo inizia nel 1970 quando viene proposto il primo speciale televisivo “The Nitty Gritty Hour”. Dopo lo speciale, Sonny & Cher vengono notati dal presentatore televisivo Merv Griffin, che nel 1971, decide di farli partecipare per una settimana al suo “The Merv Griffin Show” sulla CBS-TV, attirando l’attenzione del direttore esecutivo Fred Silverman, che decide di stipulare un contratto con il duo. Il “The Sonny & Cher Comedy Hour” comincia il 1° agosto 1971 come sostituzione ad un altro programma serale, e diventa immediatamente un successo. I produttori inoltre decidono di spostare il programma in prima serata. Lo show entra nella Top 10 dei programmi più seguiti, e ci rimane fino al 1974.

All’età di 25 anni Cher riesce a stabilirsi come artista solista, pubblicando “Gypsys, Tramps & Thieves“, sotto la direzione artistica di Snuff Garrett. Gypsys, Tramps & Thieves (singolo) arriva alla prima posizione in America per due settimane ed alla posizione 4 in Inghilterra, superando il milione di copie vendute. Il brano viene estratto dall’album Cher, ribattezzato Gypsys, Tramps & Thieves dopo il successo della canzone omonima, che vende più di un milione di copie. Cher riesce a raggiungere la prima posizione in altre due occasioni, con le canzoni estratte dagli album Half-Breed e Dark Lady.

Nel 1974 inizia la quarta stagione del The Sonny & Cher Comedy Hour ma nello stesso periodo il matrimonio naufraga e la coppia d’oro divorzia. Nello stesso anno Cher vince il Golden Globe per la sua partecipazione nello show che comunque viene cancellato. Bono lancia il suo show, “The Sonny Comedy Revue” ma che viene sospeso dopo solo sei settimane mentre Cher annuncia l’inizio del suo show: il “The Cher Show” debutta come speciale televisivo il 16 febbraio 1975 con ospiti Flip Wilson, Bette Midler e Elton John, la serie riceve quattro nomination agli Emmy Awards lo stesso anno.

Cher viene convinta a ritentare il successo nel duo Sonny & Cher nel 1976 con il “The Sonny & Cher Show”: l’inizio sembra promettente, ma gli ascolti calano dopo la seconda serie. Tre giorni dopo che il divorzio con Bono viene ufficializzato, Cher sposa il musicista rock Gregg Allman, un membro fondatore dell’The Allman Brothers Band, il 30 giugno 1975. Dalla loro unione nasce Elijah Blue Allman. Il matrimonio è destinato a non durare a lungo, finisce infatti nel 1978 a causa dei problemi di droga di Allman. Dopo il secondo divorzio, nel 1979 Cherilyn fa cancellare all’anagrafe i suoi cognomi, Bono e Allman, diventando semplicemente Cher, senza alcun cognome o secondo nome.

La carriera musicale da solista continua per la prima volta senza alcuna influenza da parte di Bono, con la pubblicazione di alcuni album sperimentali e di poco successo sia di pubblico che di critica: StarsI’d Rather Believe in You e infine CherishedInsieme a Gregg Allman, Cher incide Two the Hard Way, con lo pseudonimo di Allman & Woman, che rappresenta un altro insuccesso commerciale.

Gli insuccessi musicali e il trionfo al cinema

La carriera di Cher prosegue pubblicando tre album sotto l’etichetta Casablanca Records tra cui l’album disco, Take Me Home. L’eco di “Take Me Home” giunge fino in Italia, ma la canzone omonima, una top 10 hit negli Stati Uniti e in Canada, resta fuori dalla classifica italiana. Dopo un breve tour promozionale Cher firma un contratto quadriennale con il Caesars Palace di Las Vegas, e inizia ad esibirsi dall’estate del 1979 per finire nell’estate del 1982 con lo show “A Celebration at Caesar’s Place”. Nel secondo album pubblicato dalla Casablanca Records, Prisoner, Cher appare virtualmente nuda, ricevendo le critiche da gruppi femministi.

Decide di fondare una band rock punk-new wave con l’allora fidanzato chitarrista Les Dudek; da questa idea nascono i Black Rose e un album che porta lo stesso nome. La presenza di Cher nella band non viene pubblicizzata, e il progetto si rivela un flop. Nel 1982, dopo aver sciolto i Black Rose, Cher registra un altro album da solista, intitolato I Paralyze. Anche con diverse apparizioni televisive, l’album viene ignorato dalla critica e non entra nelle classifiche. Stanca degli insuccessi musicali Cher decide di riprovare la strada del cinema, ma questa volta con maggior successo.

Nel 1982, Cher riesce ad ottenere un provino da Robert Altman che la ingaggia a Broadway in Come Back To The Five And Dime, Jimmy Dean, Jimmy Dean, e dopo, nello stesso anno per la trasposizione cinematografica. La sua interpretazione di Sissy viene acclamata dalla critica, e viene nominata ai Golden Globe. Successivamente Mike Nichols le offre la parte di Dolly nel film Silkwood, accanto a Meryl Streep e Kurt Russel. La sua interpretazione della compagna di stanza lesbica di Meryl Streep, la porta alla prima candidatura all’Oscar e vincendo un Golden Globe come migliore attrice non protagonista. Il ruolo successivo, nel 1985, le viene offerto da Peter Bogdanovich nel film Dietro la maschera. Per questo ruolo Cher riceve il premio per la migliore interpretazione femmininile al Festival di Cannes e una nomina ai Golden Globe.

Nel 1987 Cher recita in tre film differenti: Le streghe di EastwickSuspect – Presunto colpevole e infine Stregata dalla luna, per la regia di Norman Jewison. Per la sua ultima performance vince l’Oscar come migliore attrice in una commedia e il People’s Choice Award come favorita star femminile. Cher recupera l’attenzione in Italia nel 1988, oltre all’Oscar per Stregata dalla Luna, riceve il David di Donatello come miglior attrice straniera.

All’età di 41 anni, grazie a John Kalodner, decide di tornare alla musica con l’album Cher. Cher firma un contratto con la Geffen Records per la pubblicazione di tre album, con la partecipazione di scrittori e musicisti come Jon Bon Jovi, Richie Sambora e Michael Bolton. L’album diventa il suo più grande successo, vendendo 3 milioni di copie nel mondo, e venendo certificato Platino in America.

Heart of Stone e il ritorno alla musica

Nel 1989 Cher pubblica l’album Heart of Stone. L’album viene inizialmente pubblicato con una immagine in cui Cher è seduta di fronte a un cuore fatto di pietra, creando l’illusione di un teschio; successivamente l’immagine viene sostituita da una meno controversa. Heart of Stone diventa al tempo il suo più grande successo, vende più di 4.5 milioni di copie nel mondo. Dall’album vengono pubblicati diversi singoli.

Il più grande successo “If I Could Turn Back Time“, che arriva nella Top 3 in America, viene accompagnato da un video controverso. Cher nel video indossa un vestito trasparente, che rivela il tatuaggio di una farfalla nelle sue natiche, e balla in una nave colma di marinai. Molti canali televisivi si rifiutano di mandare in onda il video, per la presenza di nudo parziale. MTV successivamente manderà in onda una versione censurata solo dopo le 9 di sera. Cher inizia gli anni novanta con il suo primo tour da solista, lHeart of Stone Tour che la porta di nuovo in concerto dopo otto anni in America, in Australia e nelle Isole Britanniche, riscuotendo il tutto esaurito nella maggior parte dei posti visitati.

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Nel 1990 Cher ottiene il ruolo da protagonista nel film Sirene. Il film ottiene recensioni positive da parte dei critici nonostante il modesto successo al botteghino. Cher contribuisce alla colonna sonora del film, registrando “Baby I’m Yours” e “The Shoop Shoop Song (It’s in His Kiss)“, diventando  il suo più grande successo in Europa. Nel 1991 Cher pubblica l’album Love Hurts che ha un grande impatto in Europa e nel resto del mondo. Per promuovere ulteriormente l’album Cher intraprende il “Love Hurts Tour“, che visita per la prima volta vari Paese europei.

Nel 1992, completa i suoi successi con la Geffen pubblicando la raccolta Greatest Hits 1965-1992 solo per il mercato europeo. Dopo il “Love Hurts Tour” e la promozione del Greatest Hits, le viene diagnosticata una sindrome cronica da fatica, portata da un virus chiamato Epstein-Barr. Durante questo periodo, Cher fa poche apparizioni in pubblico e promuove una linea di cosmetici per l’amica Lori Davis e il dolcificante Equal. Robert Altman, la ripropone come guest star in due film tra il 1993 e il 1994, I protagonisti e Prêt-à-Porter.

Cher firma un contratto con la Warner Bros nel 1995 e in Europa pubblica It’s a Man’s World, album composto maggiormente da cover pop rock di vecchi successi di artisti maschili. L’album in Inghilterra arriva alla posizione 10 della classifica. Nel 1996 Cher si ripresenta come attrice nella commedia Infedeli per sempre, che si rivela un flop al botteghino. Nello stesso anno, partecipa al film controverso Tre vite allo specchio che ha come tema l’aborto e che si divide in tre storie: l’ultimo episodio viene diretto e interpretato dalla stessa Cher, che ottiene una nomina ai Golden Globe come migliore attrice non protagonista.

Nel gennaio 1998 Cher riceve una chiamata da sua figlia Chastity, che le dà la notizia della morte del padre in un incidente sciistico sulle montagne di Aspen. Bono aveva 62 anni. Anche se Sonny & Cher erano divorziati da circa 23 anni, erano rimasti amici, e per questo Cher viene scelta per leggere l’elogio funebre. Nel 1998 Sonny & Cher ricevono una stella nella Hollywood Walk of Fame per la televisione.

Believe, la bambola Cher e Will & Grace

Nel novembre 1998 pubblica la canzone Believe, che entra al numero uno in 23 paesi diversi. Nel gennaio 1999, il singolo arriva alla prima posizione della classifica Billboard e ci resta per quattro settimane, diventando così il suo quinto singolo ad arrivare in prima posizione. All’età di 53 anni, Cher è la cantante donna più anziana ad essere presente in classifica, ed entra nel primato per avere almeno una canzone nelle top ten mondiali in quattro decadi differenti.

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L’album omonimo diventa rapidamente un best seller in tutto il mondo, piazzandosi alla posizione 4 in America e alla posizione 8 in Inghilterra. Secondo le stime successive, l’album ha venduto più di 20 milioni di copie in tutto il mondo, diventando l’album più venduto nella carriera di Cher. Nell’ottobre del 1998, l’album Believe venne pubblicato anche in Italia dove diviene un successo epico per per la cantante, tanto da tornare  Sanremo come ospite speciale.

Cher alla fine del 1998, pubblica anche la sua autobiografia, The First Time, nello stesso periodo, viene chiamata al Super Bowl per interpretare The Star Spangled Banner, l’inno americano. Nelle sale intanto esce Un tè con Mussolini di Franco Zeffirelli, che vede Cher a fianco di Maggie Smith, Joan Plowright e Judi Dench. Sempre nel 1998 viene pubblicato The Greatest Hitsinsieme al singolo “Dov’è L’Amore“. La raccolta tocca la posizione 11 della chart e il singolo raggiunge la posizione 10.

Cher decide di tornare a cantare dal vivo: nel giugno del 1999, intraprende il Do You Believe? Tour, che diventa al tempo il suo tour più di successo.  Nel febbraio 2000, Cher vince il suo primo Grammy Award come Miglior Canzone Dance per la hit Believe, dopo essere stata nominata in altre quattro categorie, incluso “Album dell’anno”.

Nel 2000 Cher pubblica un album indipendente di musica rock alternativa not.com.mercial, venduto solo su internet e sul suo sito ufficiale. Il lavoro contiene dieci brani tra cui otto scritti dalla stessa cantante nel 1994. L’album è stato scartato dalle etichette musicali perché considerato “non commerciale”, da questo ne scaturì il nome dell’album. Nello stesso anno viene presentata nuovamente la “Barbie Cher“. La bambola, il cui vestito viene disegnato da Bob Mackie, venne pubblicizzata dalla stessa Cher nel telefilm “Will & Grace” durante la puntata “Zingari, travestiti e… erba“.

Alla fine del 2000 Cher registra un duetto con Eros Ramazzotti, “Più che puoi“, cantato per metà in inglese e per metà in italiano. La canzone ottiene un successo sia dalla critica che dal pubblico. Estratto da Stilelibero di Ramazzotti come terzo singolo, raggiunge la posizione 20 nel 2001. Cher torna in sala di registrazione per lavorare ad un album, che prende il nome di Living Proof, e segue lo stile dance-pop del precedente Believe. L’impatto commerciale è diverso rispetto a Believe e l’album fallisce.

Il primo singolo estratto, The Music’s No Good Without You viene messo in commercio solo in territorio europeo. Cher parte per un tour promozionale per tutta Europa, presentando il singolo in diversi palinsesti televisivi. La Warner Bros europea pubblica solo un singolo successivo, Alive Again, che viene utilizzato per i Giochi olimpici invernali in Germania. Nel gennaio del 2002 Cher si concentra sulla sponsorizzazione del primo singolo estratto in America, “Song for the Lonely“, dedicato alla tragedia dell’11 settembre.

In scadenza di contratto, la Warner Bros americana decide di creare un nuovo greatest hits. Il 12 aprile The Very Best of Cher debutta direttamente alla posizione 7 di Billboard con 122.000 copie vendute, diventando l’entrata più alta della cantante nelle classifiche americane. Dopo alcuni anni di assenza dalle scene, il 7 febbraio 2008, Cher all’età di 61 anni ha confermato che per tre anni e per quattro volte la settimana sarebbe rimasta al Colosseum del Caesars Palace di Las Vegas per duecento concerti.

Burlesque, Woman’s World e Mamma Mia

L’8 novembre, 2010 le è stato assegnato il premio “Glamour’s Woman of the Year Lifetime Achievement award”, mentre dieci giorni dopo è stata immortalata mentre metteva le sue impronte nel cemento di fronte al Grauman’s Chinese Theatre di Hollywood.

Nel 2010 ha partecipato alle riprese del film musicale Burlesque, con protagonista Christina AguileraNegli Stati Uniti il film è stato distribuito il 24 novembre 2010 ed è stato accompagnato dall’omonima colonna sonora, per la quale ha registrato due brani, Welcome To Burlesque e You Haven’t Seen the Last of Me. Quest’ultima è arrivata al primo posto nella classifica Billboard americana “Dance/Club Play Songs”.

You Haven’t Seen the Last of Me ha vinto nel 2011 il Golden Globe per la migliore canzone originale, mentre Cher è stata nominata come Peggior attrice non protagonista durante i Razzie Awards. Nel 2013 esce il singolo Woman’s World presentato dalla stessa Cher nella finale del programma TV The Voice. Il video ufficiale del singolo, diretto da Ray Kay, viene pubblicato sul canale YouTube ed in pochi giorni supera 1 milione di visualizzazioni. Il nuovo album intitolato Closer to the Truth, esce il 24 settembre 2013. L’album si classifica subito al 3 posto della Billboard 200, un grande risultato per la popstar. Il 4 ottobre viene pubblicato il secondo singolo estratto dal nuovo album, I Hope You Find It.

L’8 febbraio 2017 è partito il suo nuovo residency show in collaborazione con AEG Live intitolato Classic Cher che la vedrà esibirsi in 30 concerti tra il Monte Carlo Resort and Casino di Las Vegas e il teatro del MGM National Harbor di Washington. Il 21 maggio 2017 ha partecipato ai Billboard Music Awards dove ha ricevuto un premio alla carriera, l’Icon Award, e dove si è esibita a 71 anni compiuti, con un look osé, nei suoi due successi storici Believe e If I Could Turn Back Time.

Quest’anno ha partecipato a Mamma Mia: Ci Risiamo sequel del successo di Mamma Mia, musical ispirato alle canzoni degli ABBA. Nel film ha il ruolo della nonna della protagonista e si esibisce nella hit del gruppo svedese Fernando. Il 28 settembre di quest’anno uscirà l’album Dancing Queen, disco cover delle canzoni più famose degli ABBA.

Impatto sociale e culturale di Cher

Fin dal suo esordio l’impatto culturale di Cher è stato enorme. La rivista Forbes ha detto della cantante: “La più famosa cantante ed esecutrice del nostro tempo.”. Proprio per la sua forza ed il suo particolare stile, Cher, rimane una delle più influenti ed emblematiche icone pop degli anni ’60 e ’70, una vera e propria femminista che ha guidato il movimento grazie al suo voler costantemente rompere gli schemi, la sua figura è stata sempre vista come leader del femminismo capace di far avanzare la ribellione femminile nel mondo del rock e di cambiare il prototipo della rock star donna grazie al suo trasformismo e alla sua immagine a volte eccessiva.

Il suo essere sempre al passo con i tempie la sua capacità di reiventarsi costantemente seguendo e dettando moda sia in termini musicali che di stile, ha influenzato le successive generazioni di dive del pop: da Madonna a Lady Gaga passando per Britney Spears e Christina Aguilera, la sua capacità di fondere spettacolo e musica senza mai alienarsi i fan le hanno valso di nome di Goddess of Pop, Dea del Pop.

Fin dal suo debutto, Cher, è stata una delle grandi supporter della salute pubblica senza dimenticare le iniziative contro la povertà e i diritti per i veterani. The Cher Charitable Foundation supporta progetti internazionali come Intrepid Fallen Heroes Fund e il Children’s Craniofacial Association, la cui missione è potenziare e dare speranza ai bambini sfigurati. Ogni anno, a giugno, si tiene il Cher’s Family Retreat che offre ai pazienti con malformazioni craniofacciali e ai familiari l’opportunità di interagire con altri che hanno vissuto esperienze simili. Cher è anche sostenitrice e portavoce del Keep Children Alive, associazione a sostegno dei malati di AIDS, il cui scopo è raccogliere fondi per accelerare le ricerche contro la pandemia, inoltre si occupa delle fornitura di farmaci retrovirali ai bambini e alle loro famiglie.

Da sempre icona Gay, Cher ha iniziato a sostenere il movimento LGBT dalla scoperta dell’omosessualità di sua figlia Chastity all’età di 17 anni, che ha causato nella cantante senso di colpa e paura, ma soprattutto la consapevolezza che le persone LGBT non avevano gli stessi diritti diritti degli altri e denunciò questa enorme ingiustizia. È stata l’oratrice e portavoce della convention nazionale delle famiglie e degli amici delle persone gay e lesbiche nel 1997 diventando da quel momento grande sostenitrice del movimento LGBT. Nel maggio del 1998 ha ricevuto il GLAAD Vanguard Awards per “aver fatto una differenza sostanziale nella promozione della parità di diritti delle persone lesbiche e gay”. Nel giugno del 2009 Chastity ha dichiarato di aver iniziato la transizione da donna a uomo, completata legalmente nel 2010 quando ha cambiato il suo nome in Chaz Bono.