Chiara Ferragni, altro disastro per l’imprenditrice: cosa è successo dopo l’intervista
L'intervista di Chiara Ferragni è stata molto criticata dal presidente di Codacons, il quale ha chiesto il blocco della trasmissione televisiva di Fabio Fazio
Una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera da parte di Chiara Ferragni ha scatenato una controversia senza precedenti, portando alla ribalta gravi accuse nei confronti del giornalismo italiano e sollevando domande sulla credibilità dell’informazione mediatica nel Paese.
La polemica è esplosa quando Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha espresso il suo dissenso riguardo le dichiarazioni fatte nell’intervista dalla celebre influencer. Rienzi ha definito l’intervista come un chiaro segno di declino nel giornalismo italiano. La situazione ha preso una piega ancor più incandescente quando Rienzi ha dichiarato di aver contattato l’Adnkronos per esprimere le sue considerazioni sulla questione:
L’intervista è proprio l’anteprima di quello che succederà durante la trasmissione di Fazio, di cui noi abbiamo chiesto la sospensione ed il sequestro.
Le accuse mosse da Rienzi sono state nette e decise: ha accusato Ferragni di diffondere bugie e falsità riguardo un caso legale di rilevanza nazionale. Ha criticato l’atteggiamento della Ferragni nel minimizzare un presunto scandalo legato al cosiddetto “Pandoro-gate“, facendolo passare come un semplice errore di comunicazione. Infatti, Chiara si difende dicendo che nel cartiglio che lei fece mettere sul pandoro non vi sarebbe scritto che il ricavato sarebbe andato in beneficenza.
Ma Rienzi dice che ci sono le prove che le vendite del Pandoro non sono andate in beneficenza, come lei aveva sostenuto, spiegando:
Il bonifico di 50 mila euro di Balocco era di maggio e quindi precedente e non ha alcun rapporto causale con le vendite del pandoro; non è un versamento conseguente alla generosità e beneficenza di un numero considerevole di consumatori che hanno invece comprato il pandoro vittime di un palese inganno.
Rienzi ha concluso chiedendo rispetto per i lettori del Corriere della Sera e per gli spettatori di Nove TV, sottolineando l’importanza di un’informazione libera da manipolazioni.