Chiara Ferragni, finale Sanremo 2023: primo look
Ecco cosa ha indossato la Blonde Salad
Com’era vestita Chiara Ferragni nella finale di Sanremo 2023 nel primo look? Come sempre il suo outfit ha colpito tutti quanti per lo stile incredibile scelto, per scendere la scalinata nell’ultima serata del Festival della canzone italiana. La Blonde Salad aveva già fatto parlare di sé nella serata di debutto, indossando abiti di Maria Grazia Chiuri (direttrice di Dior), con messaggi a sostegno delle donne e contro la violenza, anche psicologica.
Chiara Ferragni sembra una dea nel suo abito blu con profondo spacco e scollatura profonda, su un top color oro. Tacchi altissimi e al collo una catena con un lucchetto in tinta.
Un look che pare un po’ da dea e un po’ da personaggio dei cartoni animati, tanto che c’è chi lo ha paragonato al robot con sembianze femminili del Grande Mazinga, Venus Alfa. Una discesa sobria, con Amadeus e Gianni Morandi che la accolgono sui gradinati della grande scalinata dell’Ariston, per aiutarla a scendere
Esce così, come una dea che viene fuori dalle acque, ma con la semplicità che la distingue. In platea, in prima fila, c’è il marito Fedez, protagonista ieri notte di una diretta su Instagram che la moglie ha dovuto fermare, non salutandolo nemmeno. A quanto pare dopo il duetto con gli Articolo 31 nella serata cover ha festeggiato, era un po’ alticcio e ha rischiato di raccontare dettagli intimi che la co-conduttrice bionda ha bloccato in extremis.
Chiara Ferragni, finale di Sanremo 2023: primo look firmato Schiaparelli
Il primo look è di Schiaparelli, come ha annunciato la stessa influencer in un post sul suo profilo Instagram. Ecco cos’hanno scritto per descrivere il suo primo outfit.
Essere donne senza dover essere considerate solo delle madri. La lotta femminile contro la colpa di voler conciliare tutto è stato il tema che abbiamo chiesto di elaborare a Daniel Rosberry per questo abito realizzato dalla maison Schiaparelli. La durezza dell’armatura oro scolpita sui seni di Chiara rappresenta una forza che non ha bisogno di imitare quella maschile per essere considerata di pari livello. Mentre la sottoveste di satin è dipinta di blu perché è da sempre il colore associato alla sacralità della maternità qui rappresentata come stereotipo della donna mentre nutre un bambino d’oro. Non essere considerate solo apparati riproduttivi è la scelta per cui combattere ogni singolo giorno!