Come è nato Topolino? Ecco la vera storia di Mickey Mouse
Oggi è il giorno del compleanno di Topolino: ecco la storia delle sue origini.
Oggi Topolino compie gli anni. E mentre The Walt Disney Company Italia ha voluto festeggiare l’occasione facendo reinterpretare alla Milano Chamber Orchestra la famosa Marcia di Topolino con cinque stili musicali diversi (swing, musica elettronica, funky, rock e classico), ecco che ci viene in mente un dubbio: dove e quando è nato Topolino? Sappiamo tutti che è stato ideato da Walt Disney, ma qual è la sua storia? Topolino, Mickey Mouse in originale, è stato inventato nel 1928 da Walt Disney e Ub Iwerks presso i Walt Disney Studios. Pantaloni rossi, scarpe gialle e guanti bianchi: Topolino è conosciuto ovunque.
La sua prima apparizione avvenne proprio il 18 novembre 1928 presso il Colony Theater di New York nel corto Steamboat Willie, anche se a dire il vero il primo corto in cui compare Topolino sarebbe L’aereo impazzito.
Walt Disney ha sempre dichiarato di aver inventato Topolino facendosi ispirare da un topino domestico che andava a trovarlo nei suoi uffici presso il Laugh-O-Gram Studio. Era un periodaccio per Walt Disney: gli avevano soffiato sia il personaggio del suo primo fumetto (Oswald il coniglio fortunato) sia lo staff dello studio di Hollywood. Ecco che allora il giovane regista Walt Disney volle creare un nuovo personaggio: Mortimer Mouse.
La moglie gli fece notare che il nome era piuttosto macabro e che non andava bene per un personaggio per bambini e quindi nacque Mickey Mouse. Walt si butto anima e corpo nel nuovo progetto insieme a Ub Iwerks, l’unico amico e collaborato rimastogli.
I due riuscirono a realizzare il primo film di Topolino lavorando in segreto di notte in garage. Iwerks, lavorando come un pazzo, riuscì a realizzare L’aereo impazzito, dove comparivano sia Topolino che Minnie: questo avvenne il 15 maggio 1928, ma fu una proiezione privata.
Stava nascendo Topolino, punta di diamante futura della Disney e diretto rivale del personaggio animato più amato dell’epoca, il gatto Felix. Nonostante la tiepida accoglienza, Walt Disney decide di preparare un secondo film: Topolino Gaucho, anche qui compare Minnie e fa la sua apparizione l’arcinemico di Topolino, il gatto Gambadilegno.
Intanto nel cinema arriva il sonoro e Disney decide di creare un film con il sonoro sincronizzato, Steambot Willie, ispirandosi a una comica di Buster Keaton (la voce di Topolino era dello stesso Walt Disney che infuse nel personaggio molto del suo carattere). Nessun distributore volle occuparsene e a Walt Disney non rimase che una strada: proiettarlo al Colony Theater di New York per cercare l’approvazione del pubblico. Fu un successo clamoroso: pubblico e critica per una volta furono d’accordo nello stabilire che Disney aveva creato qualcosa di nuovo e unico.
Visto il successo, Disney decide di inserire postumo il sonoro anche nei due precedenti cortometraggi. E Iwerks? All’inizio divenne socio al 20%, poi nel 1930 passò alla concorrenza cedendo la sua quota. Deluso da successivi fallimenti, tornerà poi alla Disney dove entrerà a far parte del settore effetti speciali.
Intanto Topolino cresce: nel sesto film, Via il gatto, Topolino balla del 1929 arrivano i guanti. Queste prime storie vedono un Topolino più campagnolo, è un personaggio di provincia. Ed è proprio nel 1929 che si ha la vera e propria esplosione di Mickey Mouse. E nel 1930 Madame Tussaud lo omaggia con una statua di cera. Successivamente arrivarono tutti gli altri personaggi: Pippo, Pluto, Tip e Tap, Clarabella, Orazio, il Commissario Basettoni, Macchianera e tutta la gang di Paperino, quindi Zio Paperone, Paperina, Gastone, Nonna Papera, Ciccio, Qui, Quo e Qua…
Topolino è un topo umanizzato molto coraggioso, intelligente, generoso, determinato e onesto. E’ un buono per definizione, sempre entusiasta, capace di rimboccarsi le maniche davanti a qualsiasi avversità, non si dà mai per vinto ed è sempre ottimista. Questo almeno all’inizio, poi dagli anni Cinquanta fu Paperino a incarnare meglio lo spirito del personaggio buono, ma pasticcione in quanto Topolino venne lentamente trasformato in un abile detective, capace di aiutare il Commissario Basettoni nelle indagini più disparate. Ma in fin dei conti rimane sempre il topo dal cuore buono ed entusiasta di un tempo.
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