Cos’è l’orecchio assoluto di Alessandro Gervasi, il bambino di soli sei anni che ha incantato il palco dell’Ariston
Alessandro Gervasi, un pianista di soli 6 anni, si esibirà al Festival di Sanremo, diventando il più giovane musicista a suonare su quel palco grazie al suo straordinario talento e orecchio assoluto
Il Festival di Sanremo ha accolto un ospite davvero speciale: Alessandro Gervasi, un pianista di soli sei anni. Con la sua esibizione, Alessandro diventerà il musicista più giovane mai apparso su quel prestigioso palco. La sua abilità straordinaria è accentuata dalla presenza di un talento noto come “orecchio assoluto”. In questo articolo, esploreremo la carriera di Alessandro e il significato di questa rara capacità musicale.
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La carriera di Alessandro Gervasi
Alessandro Gervasi, originario di Buseto Palizzolo in Sicilia, ha già fatto parlare di sé nel panorama musicale. Questa sera, mercoledì 12 febbraio, il giovane talento si esibirà al Festival di Sanremo, un evento di rilevanza nazionale che celebra la musica italiana. Il suo repertorio prevede la celebre canzone “Champagne” di Peppino di Capri, un brano iconico che segna anche il legame con la fiction dedicata al cantante, in programma su RAI 1 a marzo. Non è solo l’esibizione a rendere Alessandro unico, ma anche la sua sorprendente capacità di riconoscere e riprodurre note musicali senza l’ausilio di riferimenti esterni, nota come “orecchio assoluto”. Questo dono lo rende un fenomeno nel suo campo e un esempio di come la passione e l’impegno possano portare a risultati straordinari fin dalla giovane età.
La notorietà di Alessandro è cresciuta in modo esponenziale dopo la sua vittoria al Tour Music Fest di San Marino, dove ha conquistato il primo posto nella categoria 6-16 anni grazie alla sua interpretazione di “Libertango” di Astor Piazzolla. Questo brano, conosciuto in tutto il mondo, ha reso Alessandro un nome noto nel panorama musicale. La sua passione per la musica è stata alimentata dal padre, che gli ha regalato una tastiera giocattolo all’età di tre anni. Questo semplice gesto ha avviato un percorso che ha portato Alessandro a esprimere il suo talento in modo straordinario.
Cos’è l’orecchio assoluto
L’orecchio assoluto, talvolta definito “orecchio perfetto”, è una capacità che consente a una persona di identificare una nota musicale suonata da un strumento senza riferimenti di altre note. Gli individui dotati di questa abilità possono riconoscere note come Do, Re o Sol senza necessità di ascoltare altre tonalità. Inoltre, l’orecchio assoluto permette di replicare le note udite, distinguere i suoni all’interno di accordi complessi e riconoscere le note nell’ambiente circostante. Questa abilità consente anche di suonare melodie senza l’ausilio di spartiti, basandosi esclusivamente sull’ascolto. In aggiunta, esiste l’orecchio relativo, che consente di identificare le note solo in relazione ad altre note. È interessante notare che coloro che possiedono l’orecchio assoluto possono percepire quando una canzone è stata trasposta in un’altra tonalità, cosa che non sempre riesce a chi ha solo l’orecchio relativo.
Studi condotti da università rinomate hanno esaminato l’orecchio assoluto e il suo funzionamento. Queste ricerche indicano che mentre sia l’orecchio assoluto che quello relativo permettono di suonare “a orecchio”, solo chi ha l’orecchio assoluto può sempre identificare la tonalità originale di un pezzo musicale. Questa distinzione evidenzia la complessità e la rarità dell’orecchio assoluto, rendendo la figura di Alessandro Gervasi ancora più affascinante.
In quanti hanno l’orecchio assoluto
Tradizionalmente, si pensava che l’orecchio assoluto fosse una capacità estremamente rara, presente in circa una persona su diecimila, corrispondente a circa lo 0,01 percento della popolazione. Tuttavia, recenti studi condotti da scienziati dell’University College di Londra hanno mostrato che fino al 4 percento degli studenti di musica può possedere questa abilità. È importante notare che anche individui non musicisti possono sviluppare l’orecchio assoluto. La capacità di riconoscere le note musicali non è considerata un’abilità fissa o immutabile; i musicisti con orecchio perfetto possono essere ingannati se gli strumenti musicali non sono accordati correttamente.
Secondo esperti come il professor Howard Nusbaum, l’orecchio assoluto è influenzato da una combinazione di fattori, tra cui la formazione musicale, l’esposizione alla musica sin dall’infanzia e altre variabili come la memoria di lavoro uditiva. Inoltre, la lingua parlata gioca un ruolo significativo: lingue tonali come il mandarino possono favorire lo sviluppo di questa abilità. Alcuni musicisti famosi, tra cui Mozart, Beethoven, Freddie Mercury e Mariah Carey, sono stati identificati come portatori di orecchio assoluto. Con l’emergere di giovani talenti come Alessandro, il mondo della musica continua a essere sorpreso dalla straordinarietà e dalla diversità dei doni musicali.