Daniele Durante, morto il musicista italiano: addio al re della pizzica
Lo ha ricordato anche Dario Franceschini
Daniele Durante è morto. E il mondo della musica italiana e della cultura è in lutto per la perdita di un grandissimo artista del panorama musicale del bel paese. Era considerato il re della pizzica. E anche il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha voluto ricordare un grande genio, che è scomparso troppo prematuramente.
A dare la notizia della morte del musicista è stata la Fondazione Notte della Taranta:
Daniele Durante, il genio della Pizzica, se ne è andato a 66 anni, nella sua casa di Lecce per un tumore che l’aveva colpito da tempo, una malattia che ha affrontato con coraggio e nel più stretto riserbo. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni mentre era impegnato nella creazione di un innovativo Concerto digitale della Taranta. Lascia la moglie Francesca e i figli Caterina, Ernesto Niceta, Mauro e Flavio.
In una nota poi la Fondazione aggiunge che l’artista era il maggior esperto di musica popolare del Salento, Direttore artistico della Fondazione dal 2016, nella quale ha portato energia e innovazione di molte edizioni del concerto, anche prima opponendosi ai conservatori.
Nel 2010 accolse nella sua casa Ludovico Einaudi e ancora i maestri concertatori Carmen Consoli, Raphael Gualazzi, Fabio Mastrangelo, Andrea Mirò e Paolo Buonvino. Negli ultimi anni ha collaborato agli album di Clementino e Enzo Avitabile. E nel 2013 ha deciso di musicare, dopo l’incontro a Melpignano con lo scrittore Erri De Luca, il testo Solo Andata dedicato ai migranti. Nella sua lunghissima carriera ha consegnato brani indimenticabili della tradizione popolare con i suoi inconfondibili arrangiamenti: Serenata, Luna Otrantina, Alla riva del mare, Pizzicarella, Suspiri.
Daniele Durante morto a 66 anni
Il grande musicista è morto a 66 anni. Si trovava nella sua abitazione quando è deceduto: da tempo lottava contro una grave malattia. Le sue condizioni di salute erano peggiorate, nonostante abbia sempre combattuto con coraggio.
Anche Dario Franceschini, ministro della Cultura, lo ricorda:
Mi stringo al dolore della sua famiglia in questo triste giorno in cui la cultura italiana perde un grande artista e uno dei maggiori esperti di musica popolare. Grazie all’impegno e alla passione con cui ha guidato una manifestazione, diventata un simbolo della vivacità culturale di tutto il Paese.