Dove finisce il cibo non utilizzato a Masterchef: svelato come vengono combattuti gli sprechi dal pogramma
Masterchef Italia collabora con Last Minute Market per recuperare e donare cibo non utilizzato, evitando sprechi e promuovendo la sostenibilità nella produzione del programma e nella gestione degli alimenti.
Il celebre programma Masterchef Italia, giunto alla sua quattordicesima edizione, continua a riscuotere un grande successo tra il pubblico. In questo contesto, un tema spesso dibattuto è quello degli sprechi alimentari. Ogni settimana, il cooking show presenta una vasta gamma di ingredienti, sollevando interrogativi su cosa accada ai prodotti non utilizzati durante le varie prove. Scopriremo come il programma affronta la questione della sostenibilità alimentare e come cerca di ridurre gli sprechi.
Che fine fa il cibo non usato a Masterchef?
Dal 2013, Masterchef ha avviato una collaborazione con Last Minute Market, un’azienda bolognese dedicata al recupero dei prodotti alimentari non utilizzati. Questa iniziativa ha avuto inizio dalla terza stagione del programma e si è rivelata fondamentale per limitare gli sprechi. Last Minute Market interviene dopo ogni puntata, indipendentemente che le riprese si svolgano in studio o in esterna, assicurando che il cibo non utilizzato venga recuperato e redistribuito. Tra i beneficiari di questa collaborazione c’è anche l’Opera Cardinal Ferrari di Milano, una onlus attiva dal 1921, che assiste persone in difficoltà economica e gestisce una mensa che riceve frequentemente gli alimenti recuperati tramite Last Minute Market.
Negli ultimi anni, la lotta contro lo spreco alimentare è diventata un tema centrale nella produzione di Masterchef. La crescente consapevolezza riguardo alla sostenibilità ha spinto il programma a implementare misure per garantire un uso responsabile dei prodotti alimentari. Nel corso degli undici anni di programmazione, sono state recuperate ben 51 tonnellate di cibo, con un incremento significativo durante la tredicesima edizione, che ha visto il recupero di 3,6 tonnellate di alimenti. Non solo la gestione degli sprechi, ma anche l’efficienza energetica è stata al centro delle attuali edizioni, come dimostrato dalla prova del 16 gennaio, in cui i concorrenti hanno dovuto cucinare con un limite di soli 15 minuti di corrente elettrica.
Il programma ha anche preso impegni significativi per eliminare l’uso di utensili e stoviglie in plastica, un passo che ha contribuito a ottenere la certificazione Food Waste Management System rilasciata da Bureau Veritas. Questa certificazione attesta l’adozione di standard in materia di riutilizzo dei prodotti alimentari e di riduzione degli sprechi. Le misure adottate da Masterchef sono quindi parte di un impegno più ampio per la sostenibilità.
Per garantire una corretta gestione del cibo, Masterchef dispone di un team dedicato che si occupa di monitorare e conservare gli alimenti utilizzati nel corso delle 24 puntate. Tra i prodotti recuperati ci sono latticini, uova, verdura e carne, con una particolare attenzione ai prodotti freschi, che necessitano di essere utilizzati rapidamente per evitare il deperimento. L’intera filiera, dalla produzione al recupero, è organizzata con contenitori adatti per mantenere la temperatura ideale, sia per gli alimenti caldi che per quelli freddi. Questo approccio strategico non solo contribuisce a ridurre gli sprechi, ma sostiene anche le comunità locali in difficoltà.