Drammatica aggressione a Striscia la Notizia, l’inviato e la troupe gravemente minacciati: cosa è successo

Michele Macrì indaga su irregolarità nel trasporto sanitario a Montepaone, ma l'intervista si trasforma in un'aggressione quando l'operatore perde la pazienza e minaccia la troupe

Il programma Striscia la Notizia ha presentato un servizio di Michele Macrì a Montepaone, in provincia di Catanzaro. Il focus del servizio riguarderà i trasporti sanitari attraverso ambulanza nella regione Calabria, dove le imprese funebri non possono operare come servizi di ambulanza. In un esperimento sociale, un’attrice del programma si finge una badante incaricata di riportare a casa una paziente dall’ospedale e contatta un’impresa che svolge entrambe le attività, ricevendo conferma della disponibilità del servizio.

Il contesto dei trasporti sanitari in Calabria

In Calabria, la questione dei trasporti sanitari è particolarmente delicata. Le normative regionali vietano alle imprese funebri di svolgere anche funzioni di ambulanza, creando una lacuna nei servizi sanitari di emergenza. Questa situazione ha generato un dibattito sul diritto alla salute e sull’adeguatezza delle strutture esistenti. L’indagine di Striscia la Notizia mira a mettere in luce queste problematiche, evidenziando come alcune imprese riescano a operare al di fuori delle normative stabilite. L’assenza di un controllo rigoroso ha portato a situazioni in cui il servizio di trasporto sanitario non è sempre garantito nel rispetto delle leggi vigenti. È fondamentale che i cittadini possano contare su un sistema di trasporti sanitari che rispetti gli standard di sicurezza e professionalità, in modo da tutelare la salute pubblica.

L’aggressione all’inviato del programma

Durante il servizio, Michele Macrì ha deciso di approfondire la situazione intervistando i rappresentanti dell’impresa che offre servizi di trasporto. Tuttavia, l’incontro ha preso una piega inaspettata quando uno degli uomini presenti ha reagito in modo aggressivo. Dopo aver perso la pazienza, l’individuo ha scagliato una damigiana di vetro contro l’operatore di Striscia la Notizia, colpendo anche una seconda operatrice presente. Questo episodio di violenza ha sollevato interrogativi sulla sicurezza degli operatori dei media, specialmente quando si trovano a indagare su questioni delicate come quelle legate ai servizi sanitari. La reazione dell’uomo ha messo in evidenza il clima di tensione che può sorgere quando si affrontano tematiche controverse e potenzialmente scomode per alcune realtà imprenditoriali.

Le minacce finali

La situazione è peggiorata ulteriormente quando la troupe ha tentato di allontanarsi dalla scena. Un giovane si è avvicinato all’auto, proferendo minacce in modo aggressivo, affermando: «Vi vengo a prendere sotto casa». Questo episodio ha messo in evidenza non solo il rischio a cui sono esposti i giornalisti durante le loro inchieste, ma anche la percezione di impunità che può caratterizzare alcune attività illecite. La reazione degli individui coinvolti solleva interrogativi sulla necessità di aumentare la protezione per i professionisti dei media, che spesso si trovano ad affrontare situazioni pericolose mentre cercano di informare il pubblico. L’episodio di Montepaone si inserisce in un contesto più ampio di sfide che i giornalisti devono affrontare nel loro lavoro quotidiano.