È morta Peggy Caserta
Peggy Caserta, amica di Janis Joplin e autrice di due libri sulla cantante, è morta a 84 anni. Conosciuta per le sue controversie, contestava la narrazione ufficiale sulla morte della rockstar.
Il 21 novembre 2024 ha segnato la scomparsa di Peggy Caserta, un’importante figura della scena rock degli anni ’70 e intima amica della leggendaria cantante Janis Joplin. Morta per cause naturali all’età di 84 anni, Caserta è stata anche autrice di due opere che hanno esplorato la vita e la personalità di Joplin, offrendone una visione unica e controversa. La sua testimonianza non solo ha arricchito la narrativa attorno alla vita della cantante, ma ha anche sollevato interrogativi sulla verità di alcuni eventi chiave della sua esistenza.
Nel corso della sua vita, Peggy Caserta ha avuto un ruolo cruciale nel raccontare la storia di Janis Joplin, contribuendo a preservare il suo ricordo per le generazioni future. La sua morte segna la fine di un’epoca, lasciando un vuoto nella memoria della cultura rock e LGBTQ+.
La presunta storia d’amore con Janis Joplin
Il primo libro di Peggy Caserta, pubblicato nel 1973 e intitolato “Going Down With Janis”, ha rivelato per la prima volta la bisessualità di Janis Joplin, suscitando un notevole scalpore. La narrazione di Caserta ha messo in luce aspetti intimi della vita della cantante, ma in seguito ha espresso rammarico per la pubblicazione. In un’intervista, Caserta ha dichiarato di aver agito in un momento di vulnerabilità, dicendo: “Non avrei mai dovuto parlare della sua vita privata, ma ero eroinomane e disperata”. Nonostante le critiche e il ritiro del libro, quest’opera ha avuto un impatto significativo, diventando una testimonianza importante per la comunità LGBTQ+ e ispirando opere come il film “The Rose”, liberamente ispirato alla vita di Joplin.
La relazione tra Caserta e Joplin è stata complessa e ha suscitato ampie discussioni. Caserta ha sempre sottolineato il legame autentico che le univa, escludendo le etichette che spesso vengono imposte alle relazioni tra donne. La sua narrazione ha contribuito a sfidare le norme sociali del tempo, aprendo la strada a una maggiore accettazione della diversità nelle relazioni affettive.
La versione di Peggy Caserta sulla morte di Janis Joplin
Peggy Caserta ha sempre contestato la versione ufficiale riguardo alla morte di Janis Joplin, avvenuta il 4 ottobre 1970, che è stata attribuita a un’overdose. Nella sua seconda opera, “I Ran Into Some Trouble”, e in diverse interviste, Caserta ha presentato una teoria alternativa, suggerendo che la morte di Joplin fosse stata causata da un incidente. “È inciampata, ha sbattuto la testa contro il comodino, si è rotta il naso ed è morta soffocata nel suo stesso sangue”, ha raccontato a Rolling Stone, esprimendo il suo tormento per l’immagine che la perseguitava.
Caserta ha sempre cercato di fare chiarezza sulla situazione, sostenendo che Joplin non era sola al momento della sua morte. Ha anche respinto le accuse secondo cui sarebbe stata responsabile della dipendenza di Joplin, affermando: “È stata lei a introdurmi all’eroina, non il contrario”. La loro amicizia, secondo Caserta, è stata ostacolata da una cultura predominante etero e maschilista, che non tollerava la loro relazione. Ha descritto la sua esperienza come quella di essere l’unica lesbica nell’entourage di Joplin, subendo pressioni per essere emarginata.
Nella sua testimonianza, Caserta ha sempre rifiutato di incasellare la sessualità di Joplin, scegliendo di ricordarla come una donna libera e autentica, senza etichette. La sua voce continua a risuonare, offrendo una prospettiva unica su una delle icone più influenti della musica rock.